Nasce la lobby per la gigafactory a Torino
La deputata Porchietto vuole costituire un comitato che spinga la candidatura. Il sì dei parlamentari
Una task force di parlamentari piemontesi per conquistare la giga factory di Stellantis. Parte da Forza Italia e dal Partito democratico la «missione» utile a rendere Torino, in competizione con Melfi, la capitale ideale per la fabbrica di batterie per l’auto elettrica che il gruppo dovrebbe collocare in Europa entro la fine dell’anno. «Questo a condizione di ottenere sostegni, che il governo potrà definire con equilibrio», sostengono i dem Francesca Bonomo, Enrico Borghi, Davide Gariglio, Andrea Giorgis, Chiara Gribaudo, Mauro Laus, Stefano Lepri, Anna Rossomando e Mino Taricco. «A noi interessa affermare con forza che la sede più indicata per tale fabbrica è Torino, nell’area Mirafiori, sia per lo straordinario know how automobilistico piemontese, sia per rilanciare un sito e una città che più di altre hanno pagato i costi sociali derivanti dalle trasformazioni industriali».
L’idea è quella di dare vita a un comitato promotore coordinandosi, già questa settimana, con i deputati e senatori piemontesi di tutte le forze politiche, «per tutelare insieme un territorio leader nell’automotive e che non può essere ulteriormente penalizzato». «A Mirafiori – continuano gli onorevoli del Partito democratico - potrebbero così essere concentrate le già definite produzioni Maserati (quattro modelli di cui due nuovi, tutti elettrificati), un altro auspicato modello premium e la fabbrica delle batterie, così da ottimizzare i costi (come richiesto da Stellantis) e salvaguardare l’occupazione». E la deputata azzurra e vicecapogruppo alla Camera Claudia Porchietto è decisa: «Non c’è tempo da perdere».
Tre settimane fa il Consiglio comunale di Palazzo Civico ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno per il sostegno e la salvaguardia del settore automotive. All’interno del documento, la candidatura di Torino per ospitare la gigafactory, candidatura che «potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione del territorio, dalle Università alle imprese, ai lavoratori», si legge nel testo. Ma nell’ordine del giorno c’è anche l’obiettivo di rendere lo storico stabilimento il luogo più adatto per la fabbrica, attraverso un piano energetico cittadino che, oltre a implementare il fotovoltaico e progettare la infrastrutturazione del territorio con colonnine di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici, avvii una concertazione per un diverso utilizzo delle aree di Mirafiori che potrebbero ospitare la gigafactory.