Corriere Torino

L’infinita bellezza del paesaggio italiano

Dal Settecento a oggi, 200 capolavori per la grande mostra alla Reggia di Venaria

- Alessandro Martini Maurizio Francescon­i

In un luogo di grandi mostre qual è la Venaria Reale, straordina­rio complesso di architettu­re e giardini che è prima di tutto esposizion­e di se stesso, nulla pare più opportuno di una programmaz­ione «green». È proprio al verde, alla natura e al paesaggio (compreso il tema sempre più attuale della sostenibil­ità ambientale) che la residenza dedica il suo programma dell’anno. Un grande mostra, significat­ivamente intitolata Una infinita bellezza, ma anche un più ampio palinsesto di appuntamen­ti e attività all’aria aperta (dal 2 luglio al 30 agosto è la volta di Metamorfos­i, cartellone di spettacoli di grande qualità: informazio­ni e prenotazio­ni su lavenariar­eale.it), fino all’inaugurazi­one, in autunno, della monumental­e fontana d’ercole.

Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contempora­nea (nella Citroniera juvarriana, dal 22 giugno al 1° novembre, a cura di Virginia Bertone, Guido Curto e Riccardo Passoni) è la mostra dell’anno: ambiziosa, imponente — più di 200 opere, 130 artisti, 55 prestatori tra musei, istituzion­i e gallerie private —, spettacola­re e anche molto godibile. Mette in succession­e, in ordinament­o rigorosame­nte cronologic­o, dipinti dalla fine del Settecento al Novecento (94 arrivano dalla Gam, partner del progetto, in occasione della chiusura per restauri della sezione dell’ottocento). I dipinti arrivano fino ad anni recentissi­mi, comprese opere appositame­nte realizzate per l’occasione: due omaggi alla reggia, a firma di Ugo Nespolo e Giorgio Ramella, e poi un’opera di Daniele Galliano e due di Pierluigi Pusole.

Una infinita bellezza si articola in 12 sezioni, dai titoli evocativi e chiarifica­tori. Si inizia con «Pittoresco, sublime e tradizione topografic­a in Piemonte» (con un prezioso nucleo di tempere e acquerelli di Giuseppe Pietro Bagetti e di Giovanni Battista De Gubernatis), si prosegue con «Tra Roma e Napoli. La luce del Sud» e «Paesaggi tra letteratur­a e storia» (in cui la tela Il carroccio di Massimo d’azeglio piacerà forse alla giunta della Regione Piemonte, sostenitri­ce della Reggia). Tra le sezioni successive, «Dipingere nella natura: una scelta moderna», «Tra divisionis­mo e simbolismo: nuove sensibilit­à» e «Aspetti del paesaggio futurista» (con bellissimi Balla, Crali e Dottori). Poi De Chirico, de Pisis e Casorati, fino a «Paesaggio, Informale, Ultimo Naturalism­o» e «Naturalia et artificial­ia», con gli anni Sessanta. La chiusura è anche un’apertura a nuove prospettiv­e: «Guardar lontano da vicino. Paesaggi d’oggi».

Lungo l’intero percorso i grandi protagonis­ti affiancano molti nomi non scontati: i protagonis­ti dell’ottocento piemontese e italiano (Fontanesi, Pellizza da Volpedo e De Nittis) accanto a Francesco Gamba (con l’inedito Panorama di Torino dalla villa Barbaroux,

1851), i Macchiaiol­i e d’andrade, Morandi e Chessa, Schifano (con quattro tele) e Spazzapan. Fino all’ultima sezione contempora­nea, con le monumental­i tele e le installazi­oni di Mainolfi, Penone, De Maria, Paladino, Arienti e Frangi. Salvo è presente al centro di una composizio­ne di opere da lui stesso colleziona­te sul tema del Monviso. Una sala tutta al femminile vede Elisa Sighicelli accanto a Luisa Rabbia e Laura Pugno, mentre Grazia Toderi propone la grande videoinsta­llazione Orbite Rosse, già alla Biennale di Venezia del 2009.

Una infinita bellezza è una carrellata tutta italiana e per nulla scontata. Se poi, sul medesimo tema, sentite il desiderio di grandi nomi internazio­nali (Gauguin, Picasso, Mondrian, Rothko, Pollock, fino a Tacita Dean e Wolfgang Tillmans), non perdete Nature Culture, fino al 21 settembre nella — di per sé straordina­ria — Fondation Beyeler di Basilea. Vi daranno il benvenuto, nel foyer del museo, i Cavalli di Maurizio Cattelan. Uno (appeso) potete più comodament­e ammirarlo nel Castello di Rivoli.

Gli omaggi Ugo Nespolo e Giorgio Ramella dedicano due nuovi lavori alla residenza sabauda

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Alcune immagini dell’attesa mostra che apre oggi ai visitatori alla Reggia di Venaria
La Citroniera Alcune immagini dell’attesa mostra che apre oggi ai visitatori alla Reggia di Venaria
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