Juventus-locatelli, sono ore caldissime
Via alla trattativa con il Sassuolo: sì alle contropartite tecniche, ma ci sono idee diverse sulla valutazione dei giovani bianconeri
Il momento di scoprire tutte le carte è arrivato. Da una parte del tavolo c’è il Sassuolo, dall’altra la Juventus, in palio il futuro di Manuel Locatelli. Che ha già espresso la propria volontà, e vorrebbe davvero completare il trasferimento in bianconero. Ma a quel tavolo ci sono anche altri club invitati da Giovanni Carnevali per ottenere il massimo possibile: la concorrenza è spietata, il Borussia Dortmund in particolare sembra fare sul serio, ma c’è anche chi parla spagnolo e inglese. La volontà di Locatelli però garantisce per il momento una posizione di vantaggio alla Juve, che lavora al suo acquisto ormai da un anno. Ed è forse questa trattativa l’unica realmente capace di rappresentare una priorità senza dover aspettare una decisione di Cristiano Ronaldo, che pure dovrebbe esprimersi a breve: CR7 ha sempre detto di volersi dedicare anima e corpo solo all’europeo, nel frattempo a lui ci pensa Jorge Mendes che in questi giorni è di nuovo presenza fissa a Milano.
Andando con ordine, però, c’è da continuare a giocare la partita per Locatelli. E quelle carte da scoprire hanno dei nomi e dei cognomi, sono quelli dei giovani che la Juve spinge per inserire nell’operazione per abbattere la quota cash da pagare. Il prezzo è fissato da tempo, il Sassuolo vuole almeno 40 milioni e spera che l’exploit all’europeo del suo gioiello possa far scatortona tenare quell’asta internazionale che ancora non è decollata, ma a questo punto comincia ad aprire a formule alternative con la Juve. Compresa quella che prevede le contropartite tecniche. Già battezzata la prima scelta del Sassuolo, è Radu Dragusin. Ma si valutano anche altre opzioni, da Gianluca Frabotta (che comunque partirà, avviati anche discorsi con Genoa e Basilea) in poi. Però aprire all’inserimento di almeno un giovane non significa che il Sassuolo possa accettare delle iper-valutazioni degli stessi, tutt’altro. La posizione di Carnevali a riguardo si può provare a riassumere così: se Locatelli vale 40 milioni, Dragusin (o un Dragusin...) non può essere valutato 10-15 milioni come invece vorrebbe la Juve. Su questo si lavora, le carte sono scoperte, è attesa un’accelerata in questa settimana.
Juve al lavoro per Locatelli dunque, il centrocampista della Nazionale resta un obiettivo indipendentemente da tutto il resto. Sempre in mediana si valutano diversi altri profili, dal sogno Pobga a Pjanic, passando per le alternative di lusso Tielemans e Tolisso. Almeno una grande punta servirà, così come un colpo in difesa. Insomma il mercato deve ancora entrare nel vivo, dipendendo però da tutte quelle uscite che stanno bloccando le varie manovre: c’è il futuro di Cristiano Ronaldo in ballo, ma non solo. L’aumento di capitale che verrà varato nei prossimi mesi ha permesso a Federico Cherubini di smarcarsi almeno in parte dal mandato dei 100 milioni di plusvalenza da registrare entro il 30 giugno, ma qualche operazione andrà comunque conclusa entro questa data sbarramento. Tra gli esuberi e i giocatori di rientro dai prestiti resta Mattia Perin il primo della lista, discorsi avviati con Genoa e Fiorentina: non sarà quindi lui il vice-szczesny. Mentre il casting continua per il dodicesimo (occhio al brasiliano Diego Alves e all’argentino Sergio Romero) si aspetta intanto il momento giusto per annunciare il rinnovo del terzo portiere Carlo Pinsoglio. Poi si lavorerà sui giovani da trasformare in plusvalenza come da tradizione. Mentre per le cessioni pesanti servirà un po’ più di tempo, da quella di Aaron Ramsey (vuole tornare all’arsenal, la Juve non vuole regalarlo e studia lo scambio giusto) a quella di Merih Demiral (l’everton guida il plotone delle inglesi, l’atalanta pensa a lui come alternativa al giapponese Tomiyasu).
Avanti con il centrocampista della Nazionale a prescindere da CR7...