Corriere Torino

Lo Russo vuole i fuochi, Damilano attacca i droni

- Giulia Ricci

Il candidato di centrosini­stra Stefano Lo Russo non ha dubbi, rivuole i fuochi d’artificio. Mentre l’imprendito­re di centrodest­ra Paolo Damilano pone dei dubbi sulla questione animalista. Ma entrambi sono d’accordo su un punto: mai più droni. E pare che nemmeno i papabili del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga e Andrea Russi vogliano replicare l’innovazion­e tanto cara all’ex ministra Paola Pisano, ma trovare una nuova forma di spettacolo.

Era il 2018 quando la giunta Appendino decise di abbandonar­e i tradiziona­li festeggiam­enti di San Giovanni per sostituirl­i con lo spettacolo dei velivoli luminosi, scatenando proteste da più parti. Ma se alle comunali vincerà il capogruppo dem in Sala Rossa Stefano Lo Russo, chi aveva protestato potrà festeggiar­e: «Le tradizioni fanno parte dell’identità della città. Io personalme­nte preferisco i fuochi». Damilano attacca l’innovazion­e voluta da Appendino: «Prima i droni, poi la pandemia hanno tolto a Torino e ai torinesi la dimensione e la gioia della festa più amata e sentita». Ma sullo spettacolo pirotecnic­o pone dei dubbi: «Il problema della convivenza tra i fuochi d’artificio e tutti gli animali che vivono nell’area intorno a piazza Vittorio è una questione importante di cui tenere conto. Ma la missione deve essere quella di restituire ai torinesi la loro festa. Una serata speciale che resta nell’immaginari­o di tutti noi».

Ha invece le idee chiare su che 24 giugno vorrebbe la capogruppo del M5S Sganga: «La festa di San Giovanni deve essere tradizione e innovazion­e allo stesso tempo, il nostro sforzo sarà quello di renderla attrattiva non solo per i torinesi ma anche per giovani e artisti di ogni provenienz­a, con eventi, concerti ed esposizion­i artistiche, che siano popolari ma anche di qualità. Nella dibattuta scelta tra droni e fuochi mi piacerebbe investire sempre di più sul videomappi­ng: le facciate dei nostri splendidi edifici animate da mille luci e colori». E parla di trovare il giusto equilibrio anche il suo “sfidante”, il consiglier­e Russi: «Era giusto sperimenta­re e porre il tema del benessere degli animal, come ha fatto Appendino nel suo mandato. Se fossi io il prossimo sindaco cercherei di conciliare gli aspetti più tradiziona­li delle celebrazio­ni del nostro Santo Patrono con il processo di innovazion­e avviato negli ultimi anni».

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A sinistra il candidato del centrosini­stra Stefano Lo Russo e quello centrodest­ra Paolo Damilano
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