Una lunga estate a teatro: «È la nostra terapia d’urto»
Il direttore Filippo Fonsatti presenta il ricco programma dello Stabile Spettacoli e seminari, con grande attenzione alla contemporaneità
«Il teatro d’estate? È una tendenza che vedo un po’ in tutta Europa, una trasformazione conseguente al Covid, ma anche un’opportunità per aprire nuove fasce di fruizione». È il ragionamento di Filippo Fonsatti, direttore del Teatro Stabile di Torino, che così presenta il fitto calendario di appuntamenti per i prossimi mesi. Dal 29 giugno all’8 agosto, il Gobetti ospiterà
Summer Plays / Nuove destinazioni, con testi di drammaturgia contemporanea e molto spazio per le riflessioni di attualità. Inaugura Buon appetito di Michele Perriera, per la regia di Savino Genovese, della compagnia Genovesebeltramo. Attesi poi, fra gli altri, i lavori di Marco Gobetti, Accademia dei Folli e Piccola Compagnia della Magnolia in coproduzione con il Festival delle Colline Torinesi. Nel cartellone entrano anche le compagnie legate a Torino Arti Performative selezionate per
Il cielo su Torino («uno
showreel del territorio»). In totale saranno coinvolti 50 artisti, 14 autori viventi e 12 compagnie indipendenti, per un totale di 78 alzate di sipario, con una ricaduta occupazionale da non sottovalutare in un periodo del genere. «C’è l’urgenza — aggiunge Fonsatti — di far dialogare i temi reali con le forme del teatro, perché la cronaca irrompa sul palco». Non solo tramite gli spettacoli. Dal 5 al 23 luglio si terranno tre seminari con Serena Sinigaglia, Guido Fiorato ed Emanuele Aldrovandi. Insieme al Salone del Libro, poi, è stato messo un piedi un calendario di incontri gratuiti condotti da Giuseppe Culicchia, Gian Luca Favetto e Andi tonio Pizzo, per approfondire le tematiche degli spettacoli. Poi c’è il Teatro Carignano, che dal 6 luglio all’8 agosto riproporrà Prato inglese, giunto alla terza edizione, con Molto rumore per nulla diretto, in prima nazionale, da Silvio Peroni. «Siamo un teatro nazionale — sottolinea Fonsatti — e dobbiamo svolgere più funzioni: conservare e valorizzare il repertorio di grandi classici, favorire la creazione contemporanea, coltivare le giovani generazioni». Ad assolvere il terzo compito sarà ancora il Carignano con Staff only. I mestieri del teatro, programma per famiglie e giovanissimi atteso dal 12 luglio al 1° agosto. Si tratta di un testo
Thea Dellavalle per la regia di Elena Serra che si svolge nel labirinto del retropalco, è inserito nel progetto La bella stagione di Compagnia di San Paolo. «Ci aspettiamo una buona risposta — prosegue il direttore dello Stabile — e stiamo sollecitando, forse con una terapia d’urto, un pubblico che sta riprendendo confidenza con l’andare a teatro, dando segnali di fiducia e affezione. Occorre sollecitare la domanda attraverso l’offerta. Integriamo l’aggiornamento professionale a beneficio della comunità torinese». Idee maturate nel progetto Argo e nel recente Palcoscenici occupati. «Argo — precisa Fonsatti — è figlio del suo tempo, ha attivato una serie di relazioni di cui stiamo facendo tesoro. Ci ha avvicinati, in generale la pandemia ha riattivato meccanismi di confronto che si erano interrotti o trascurati senza dolo. Serve andare avanti compatti». Anche nelle prove e nei laboratori per la prossima stagione, che daranno vita a un’intensa attività alle Fonderie Limone con Valerio Binasco, Filippo Dini e Alessandro Serra. A poca distanza da loro, in un fabbricato adiacente concesso allo Stabile dal Comune di Moncalieri, partiranno i lavori per la nuova sede del laboratorio di sartoria.