Addio all’orefice Angelo Cena, storico e negoziante della città
Aveva iniziato a lavorare nell’oreficeria del papà e prima del nonno all’età di 16 anni. Quando, rimasto orfano di mamma, aveva dovuto imparare il mestiere del padre. Da quel momento la sua vita professionale è sempre stata in quel negozio di via Torino, a Chivasso, che con il passare del tempo è diventato un punto di riferimento per tutti.
Angelo Cena aveva 88 anni e si trovava in Sardegna, a San Teodoro insieme alla figlia Rinella e alla nipote Chiara a cui era molto legato.
Una persona molto conosciuta a Chivasso. Per anni è stata la bottega dove si compravano regali ma anche solo un presente, un pensiero per amici e parenti. Persona dalla bontà d’animo e dall’educazione d’altri tempi, era un uomo colto e preparato capace di accoglierti sempre con il sorriso nel suo negozio e soprattutto di consigliarti e guidarti nell’acquisto giusto. Amava il suo lavoro ma soprattutto la sua famiglia a cui era sempre legato e a cui ha trasmesso i valori imparati fin da bambino.
Sposato dal 1954 con Lia Rivelli, un amore il loro che durò ben 63 anni, era vedovo dal 2017.
Angelo coinvolse nella sua attività anche i figli Rinella e Claudio. Attività rimasta in vita fino al 2015, anno in cui chiuse il negozio e si trasferì con i genitori e la figlia a San Teodoro. Claudio invece nel 1982 aprì un’oreficeria all’interno del centro commerciale Coop Chivasso Est. «E’ stata una figura di riferimento per l’intera città — racconta chi lo conosceva — . Presente fino all’ultimo giorno di apertura nell’oreficeria di piazza della Repubblica. Era una persona straordinaria, amante della natura e della montagna e sostenitore di grandi valori e sani principi. Gentile e buono dava sempre consigli a tutti». A Chivasso la figlia e la nipote faranno celebrare una Messa in suo ricordo nella città dei nocciolini dove era molto amato. Angelo Cena lascia la figlia Rinella, il figlio Claudio, le nipoti Chiara, Giulia con Iulian, Riccardo e Daniela, la consuocera Maria Teresa e la cognata Franca.