Corriere Torino

Il Salone del Libro torna in presenza Vita Supernova al Lingotto a ottobre

Già confermati i primi ospiti: da Quammen a Perrin, da Cercas a Gimenez-bartlett e Aciman L’obiettivo: montare 400 stand

- Paolo Morelli

Lingotto Fiere, integrazio­ne con il digitale e date, dal 14 al 18 ottobre. Sono le certezze su cui sta lavorando il Salone Internazio­nale del Libro, che ieri ha confermato la volontà di proporre in presenza l’edizione 33, Vita Supernova. Per il resto, gli enti organizzat­ori sono obbligati a muoversi nell’incertezza di una situazione che, se da un lato lascia spiragli positivi per l’immediato futuro, dall’altro costringe alla cautela. Per questo il Salone ha creato un nuovo ufficio, che si occuperà di studiare i Dpcm e tutte le normative legate alla sicurezza sanitaria per capire in quale modo organizzar­e l’evento dal punto di vista logistico. «Gli editori ci saranno — ha assicurato Silvio Viale — e dovremo capire come modificare gli spazi. Puntiamo ad avere gli stessi numeri degli anni scorsi, quindi circa 400 stand».

Lingotto Fiere, integrazio­ne con il digitale e date, dal 14 al 18 ottobre. Sono le certezze su cui sta lavorando il Salone Internazio­nale del Libro, che ieri ha confermato la volontà di proporre il presenza l’edizione 33, Vita Supernova. Per il resto, gli enti organizzat­ori sono obbligati a muoversi nell’incertezza di una situazione che, se da un lato lascia spiragli positivi per l’immediato futuro, dall’altro costringe alla cautela. Per questo il Salone ha creato un nuovo ufficio, che si occuperà di studiare i Dpcm e tutte le normative legate alla sicurezza sanitaria per capire in quale modo organizzar­e l’evento dal punto di vista logistico. «Nelle sale ci saranno delle regole, nei corridoi altre», ha spiegato Silvio Viale di Salone Libro srl e «Torino, la città del Libro», realtà che ieri hanno rinnovato la convenzion­e con Circolo dei Lettori e istituzion­i per l’utilizzo del marchio e la gestione dell’intera macchina. «Gli editori ci saranno — ha assicurato — e dovremo capire come modificare gli spazi. Puntiamo ad avere gli stessi numeri degli anni scorsi, quindi circa 400 stand». Il Lingotto Fiere sarà interament­e occupato dai libri, incluso l’oval e gli spazi esterni, seguendo la formula già utilizzata nelle ultime edizioni pre-covid. Quanto alla situazione del polo fieristico, Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori, ha sottolinea­to che il Salone «aspira a un modello di partenaria­to pubblico-privato». Si lavora sulla governance e il gestore degli spazi, Gl Events, attende le istituzion­i. Servirà però un percorso comune fra Regione Piemonte e Città di Torino, per questo il tema sarà affrontato dopo le prossime elezioni cittadine (che cadranno proprio nei giorni del Salone). Sul piatto c’è un fatturato di 6-7 milioni di euro che ogni anno genera ricadute sul territorio che sfiorano i 25 milioni.

Intanto c’è la parte culturale, che procede nell’ottica di rendere il giusto omaggio a Dante Alighieri, nel 700esimo dalla scomparsa, e attende ospiti internazio­nali. Già confermato André Aciman, che presenterà il nuovo romanzo «Mariana» (Guanda), così come Alicia Giménez-bartlett con il suo «Autobiogra­fia di Petra Delicado» (Sellerio). Torna Javier Cercas, che a Torino porterà «Indipenden­za» (Guanda), mentre c’è grande attesa per Alan Pauls e il suo «La metà fantasma» (Sur) oltre a Valérie Perrin per la prima presentazi­one dal vivo del romanzo «Tre» (E/O). Fra gli italiani spicca Stefania Auci, che proprio a Torino presentò il primo volume della serie dei Florio, poi Domenico Starnone con «Vita mortale e immortale della bambina di Milano» (Einaudi) oltre a Carlo Verdone. Il regista e attore sarà ospite con il suo «La carezza della memoria», edito da Bompiani. Fra gli altri nomi ci sono David Quammen, Ece Temelkuran e Jeff Kinney. «Il libro — ha detto Nicola Lagioia, direttore del Salone — è più forte rispetto a un anno fa. In questo anno e mezzo abbiamo cominciato a leggere di più, in un Paese in cui la lettura è debole. Il futuro? Abbiamo le spalle larghe e non sarà una passeggiat­a, ma ce la facciamo solo se ci diamo una mano tutti insieme». La manifestaz­ione, spiegano gli organizzat­ori, è anche l’unico soggetto fieristico europeo che nel 2021 ha deciso di spostarsi in autunno. Restano gli spazi per i ragazzi e una parte di accompagna­mento digitale grazie alla piattaform­a Salto+, oltre a progetti speciali come Nati per leggere, Lingua Madre e il Premio Mondello. E a Torino arriverann­o i cinque finalisti del Premio Strega Europeo 2021. Fra le novità, nell’ambito del «Salone Off», ci sarà il progetto di lettura «Il Ballatoio – storie a domicilio», ideato da Ilaria Oddenino, per vivere i libri come occasione di scambio e aggregazio­ne tra condòmini.

La novità È stato creato un ufficio che si occuperà di studiare le normative legate alla sicurezza

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Il direttore Nicola Lagioia con Chiara Appendino
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Il manifesto Un momento della presentazi­one del Salone del Libro, con Chiara Appendino, Alberto Cirio, Giulio Biino, Silvio Viale e Nicola Lagioia

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