Azzardo, Fratelli d’italia indebolisce la legge della Lega
Le modifiche permettono ai primi cittadini di individuare altri luoghi sensibili
Fratelli d’italia «indebolisce» il disegno di legge sul gioco d’azzardo voluto dalla Lega. I sindaci potranno di nuovo decidere a che ora spegnere le slot. La maggioranza ha approvato l’inserimento, all’interno del ddl in discussione in questi giorni a Palazzo Lascaris, di due emendamenti voluti dall’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone. Le modifiche permettono ai primi cittadini di individuare altri luoghi sensibili, oltre a quelli previsti, vicino ai quali non installare macchinette impedendo il gioco d’azzardo».
Fratelli d’italia «indebolisce» il disegno di legge sul gioco d’azzardo voluto dalla Lega. I sindaci potranno di nuovo decidere a che ora spegnere le slot. La maggioranza ha approvato l’inserimento, all’interno del ddl in discussione in questi giorni a Palazzo Lascaris, di due emendamenti voluti dall’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone.
Le modifiche permettono ai primi cittadini, «per particolari e motivate esigenze di prevenzione e contrasto alle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e di ordine pubblico», di individuare altri luoghi sensibili, oltre a quelli già previsti, vicino ai quali non è possibile installare macchinette e permettere il gioco d’azzardo. Ma non solo: i sindaci potranno anche disporre fasce orarie di limitazione temporale dell’esercizio del gioco più estese; potranno, quindi, spegnere prima le slot all’interno della propria città. «Diverse inchieste – sottolinea Marrone - hanno dimostrato che le mafie non gestiscono solo il gioco illegale clandestino ma tentano, quantomeno in parte del Piemonte, di infiltrarsi anche nel gioco lecito delle slot-machine: per questa ragione ho presentato questi emendamenti. Dobbiamo dare poteri e fiducia ai sindaci eletti direttamente dai cittadini che hanno il polso dei loro territori per difendere le città piemontesi dagli artigli della malavita organizzata: lo dobbiamo ai nostri assessori cui le cosche – conclude - hanno incendiato le auto proprio per le loro delibere anti slot, come a Carmagnola».
Una modifica che, di fatto, svuota il disegno di legge di uno dei capisaldi voluti dalla Lega e da uno dei cambiamenti più impattanti rispetto all’attuale norma Chiamparino: il partito del Carroccio voleva che non ci fossero più differenze di orari tra un comune e l’altro, e aveva quindi imposto, nel nuovo disegno, uno «spegnimento» delle macchinette uguale per tutti. Un punto che ha provocato la furia delle opposizioni, ma anche il parere negativo del Consiglio delle autonomie locali, proprio per la scelta di togliere potere ai sindaci. Quello che Marrone gli restituisce. D’altronde, Fdi non è mai stata d’accordo con la modifica della legge, da partito storicamente contrario al gioco d’azzardo. E così ieri l’assessore si è fatto sentire e ha chiesto prima alla giunta e poi alla maggioranza di approvare le proprie modifiche. E così è stato.
Intanto in aula è continuata la battaglia delle minoranze contro il disegno di legge, la cui discussione è andata avanti fino a mezzanotte. Si riparte lunedì mattina, quando i capigruppo potrebbero decidere di sospendere i lavori per dare tempo agli uffici di controllare tutti gli emendamenti, e intanto portare a Palazzo Lascaris altri atti. Ma l’obiettivo del centrodestra e della giunta Cirio è di approvare il provvedimento, che sarà una sanatoria per le sale slot che hanno chiuso dal 2016 ad oggi, prima delle ferie estive.
Tensioni
Il confronto tra le forze politiche presenti in consiglio regionale riparte lunedì mattina