Corriere Torino

Damilano incontra le donne e chiede «Più coraggio»

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«Femminista? Sono per la parità di diritti e di libertà. Mi piace essere gentile e credo che per alcuni lavori, quelli più duri, siano più adatti gli uomini, come i turni di notte nella mia azienda». È questa la ricetta per la parità di genere di Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodest­ra, intervista­to ieri dal comitato di Antonella Parigi Torino città per le donne. Interpella­to sulla mancanza di donne nelle posizioni apicali, in politica come nei consigli di amministra­zione, risponde: «Le quote rosa vanno bene per certe situazioni, ma per altre servono qualità e competenza. E poi vorrei che le donne avessero maggiore coraggio di proporsi». Qualcuno lo accusa di parlare dei servizi di cura come se fossero fatti solo per la parte rosa del mondo, ma lui risponde con una battuta: «Ci mancherebb­e, ci si può occupare in egual modo delle faccende domestiche. E magari un giorno chiederemo di rispettare la parità di genere perché gli uomini staranno troppo a casa». Quando gli viene chiesto cosa ne pensa delle associazio­ni provita nei consultori volute da uno dei partiti che lo sostiene, Fdi, ne approfitta per smarcarsi: «So che mi state chiedendo: “Ma Paolo Damilano è l’uomo nero o no?” Si tratta della curiosità di una certa parte di elettorato. Una donna va supportata sia nella decisione di continuare che di interrompe­re la gravidanza. Io sono un moderato, liberale, progressis­ta per certi versi: non dovrete avere timore che abbia idee estreme. Troverete un uomo che difende i diritti e le libertà. Quando parlo con i partiti dico: sarò libero». (g. ric.)

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