Cirio: «Entro la fine di febbraio terza dose a tutti i piemontesi»
Il commissario Figliuolo: «Non credo che ci sarà bisogno di riaprire gli hub già chiusi, sono sufficienti i punti vaccinali»
«Il Piemonte dimostra di essere una delle poche Regioni d’europa ancora “green”, con una situazione di contagi e occupazione posti letto che ci pone un margine di ampia sicurezza. Siamo convinti che la terza dose sia il completamento della corazza che vogliamo dare a tutti i cittadini: oggi l’81% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. Non dobbiamo fermarci, ed è per questo che abbiamo chiesto al generale Figliuolo di ampliare le categorie che possono accedere alle terze dosi. Se la risposta sarà positiva, entro fine febbraio contiamo di mettere al sicuro con l’iniezione booster tutti i Piemontesi». Sono le parole che il governatore Alberto Cirio ha pronunciato ieri nella conferenza stampa organizzata presso l’unità di crisi piemontese, e alla quale ha eccezionalmente partecipato anche Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Per il presidente Cirio e i membri del Dirmei è stata l’occasione per chiedere, in particolare, la somministrazione della terza dose, seguendo lo stesso principio adottato per le Rsa, anche alle residenze che ospitano minori, disabili, pazienti psichiatrici e soggetti alle prese con dipendenze: più di 10.500 persone. «A breve incontrerò il ministro Speranza e il Comitato scientifico per sciogliere le riserve su un nuovo abbassamento, ovviamente in base alle evidenze scientifiche, dell’età alle quali somministrare le terze dosi — ha spiegato Francesco Paolo Figliuolo — nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa, infatti, l’italia è tra le nazioni europee e nel mondo messe meglio: credo che il prossimo, sarà un buon Natale e confido ancora che gli indecisi facciano la prima dose».
Adesso in Italia la media delle somministrazioni sulle prime dosi è di 15-20 mila al giorno. «Mi accontenterei di proseguire così — ha precisato il generale — con circa 20 mila dosi al giorno, in 2 mesi arriveremo vicino al 90% di cittadini vaccinati».
A proposito di organizzazione della campagna, durante la riunione del Dirmei si è parlato anche di hub. Solo qualche giorno fa, infatti, il commissario piemontese per l’emergenza Covid, Antonio Rinaudo, aveva richiamato le Aziende Sanitarie per via della progressiva dismissione degli hotspot. A questo proposito Figliuolo ha precisato come sia stata realizzata «una struttura generale flessibile e in grado di modularsi sulle necessità. Non avremo più i picchi di luglio da 650 mila vaccini in Italia al giorno, di cui 50 mila in Piemonte, per cui non credo che ci sarà bisogno di riaprire gli hub già chiusi — ha precisato — sono sufficienti i punti vaccinali operativi in questo periodo grazie anche al coinvolgimento, solo in Piemonte, di oltre 500 farmacie in grado di somministrare insieme il vaccino anti-covid». Infatti, da ieri su prenotazione è possibile ricevere la terza dose di
Iniezione in farmacia
Alle cinque di ieri pomeriggio erano stati fissati 300 appuntamenti
siero anche in farmacia, con precedenza a chi rientra nella fascia d’età tra 60 e 79 anni, ma solo se sono trascorsi almeno 6 mesi dall’ultima dose (come previsto dall’autorità sanitaria nazionale per la somministrazione della dose aggiuntiva); ieri, alle cinque del pomeriggio, erano stati fissati 300 appuntamenti per ricevere l’iniezione booster. Con Atp Finals, stagione sciistica e Natale alle porte, il Piemonte corre ai ripari per contenere la risalita della curva pandemica e rallentare il flusso dei nuovi contagi. L’obiettivo? Preservare quella libertà conquistata a fatica lo scorso 14 giugno (data d’ingresso in zona bianca) e finora, grazie ai vaccini mai messa a rischio. Come raggiungerlo? Anche intensificando i controlli sugli scali di Caselle e Levaldigi; e, infatti, la Regione ha incontrato le prefetture di Cuneo e Torino, i responsabili degli aeroporti piemontesi, Usmaf (sanità marittima) e Polaria (polizia di frontiera aerea), con cui, nei prossimi giorni, siglerà un accordo questo scopo. Sempre da ieri, gli over 18 vaccinati con Johnson&johnson, trascorsi i 6 mesi dalla somministrazione della monodose, hanno diritto all’accesso diretto negli hub vaccinali per fare il richiamo con un farmaco a mrna (Pfizer o Moderna).
E a proposito di vaccinazioni, ieri hanno fatto l’iniezione altre 15.977 persone. 10051 hanno ricevuto la terza dose, 4.442 la seconda e 1.484 la prima. In particolare, le iniezioni di ieri hanno riguardato 4.403 over 80, 2.779 soggetti estremamente vulnerabili, 410 ragazzi tra 12 e 29 anni.
Infine, contro l’influenza stagionale, i medici di famiglia hanno somministrato 160 mila dosi di vaccino stagionale.