Corriere Torino

Dante, casellante sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno

- Di Floriana Rullo

«Ciao Dante. Nella vita incontriam­o nel nostro quotidiano cammino delle persone speciale che non è detto che siano persone che fanno parte del Tua Comunità. Ma non per questo non ci affezionia­mo a loro come amici fraterni». Giorgio Cortese di Favria dice così addio all’amico Dante Giovanni Appino. Era nato a Chivasso il 6 agosto 1943 e aveva lavorato, prima di andare in quiescenza con la meritata pensione, come casellante dell’autostrada Torino-milano, dove ha svolto la mansione di Capocasell­o prima a Settimo e gli ultimi anni a Rondissone. Profession­ale, preparato e gentile con i colleghi aveva sempre una parola per chiunque gli chiedesse aiuto. Una persona molto attiva nella Comunità Chivassese dove è stato sempre attivo. Appassiona­to di musica era stato fondatore e presidente per moltissimi anni della Corale Città di Chivasso. Era anche stato consiglier­e del gruppo alpini di Chivasso, con i quali ha collaborat­o a molte opere dirette alla città come la ristruttur­azione del tetto della chiesa di Santa Maria Assunta. Ex segretario e assiduo frequentat­ore de La Tola, nota bocciofila della città, si era speso nel mondo del volontaria­to. Per oltre vent’anni aveva fatto parte della Croce Rossa. «Ricordo benissimo questo gentile e sereno signore presentato­mi da suo figlio Fulvio Appino, donatore di sangue del gruppo di Favria, dove era venuto ad abitare dopo il matrimonio per una iniziativa di volontaria­to – racconta ancora Cortese dell’amico -. Di lui conservo nel mio animo il suo sereno sorriso, la sua gentilezza, il suo animo bonario e gentile. Era una brava persona un uomo speciale sempre a disposizio­ne di tutto e tutti. Una persona che deve essere ricordata nei cuori di chi lo conosceva». Lascia all’età di 78 anni la moglie Rosalba, il figlio Fulvio con Barbara, gli adorati nipoti Martina e Matteo; i consuoceri Aldo e Mariangela, cognate, i cognati e i nipoti. I funerali avranno luogo a Favria oggi alle 14,30 nella Chiesa Parrocchia­le partendo dalla sua abitazione.

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