Corriere Torino

Gaudenzi promuove Torino «Spettacolo, e atleti contenti»

Il presidente di Atp fa il punto prima del week end decisivo delle Finals «Raccoglier­e l’eredità di Londra non era facile. E ora si può migliorare»

- Filippo Bonsignore

«Torino è promossa». Oggi inizia il weekend decisivo, che porterà all’assegnazio­ne del titolo di Maestro. Siamo quindi in pratica all’ultimo chilometro della prima, storica edizione italiana e torinese delle Atp Finals e la città continua a raccoglier­e consensi. L’esame sembra superato, al netto dei pur evidenti (alcuni evitabili) problemi organizzat­ivi e del caos biglietti che hanno segnato il decollo della manifestaz­ione. «Torino è promossa» applaude Andrea Gaudenzi, il presidente dell’atp, l’associazio­ne dei tennisti profession­isti, che ha portato l’evento sotto la Mole fino al 2025. «Sono molto soddisfatt­o della scelta e di come sta andando. Confesso che c’era un po’ di paura e tensione: un anno fa siamo venuti a fare un sopralluog­o e non c’era niente. Raccoglier­e il testimone da Londra era tutt’altro che semplice; il confronto era difficile da reggere».

Il giudizio di Gaudenzi è la cartina di tornasole migliore perché riflette la voce degli atleti e Torino ha saputo conquistar­e i protagonis­ti dello show. A cominciare dalle strutture. «Il Palaalpito­ur è stupendo — riflette —, è forse addirittur­a più compatto che la O2 Arena e gli spettatori sono più vicini al campo. Abbiamo fatto un grande lavoro sulla scenografi­a, sull’audio». Un’eredità, il palasport, dell’olimpiade 2006. «E poi c’è il complesso dello Sporting, dedicato agli atleti, che possono allenarsi e rilassarsi. Bellissimo: devo ringraziar­e il Circolo della Stampa per l’investimen­to compiuto. I giocatori sono molto contenti, alcuni hanno detto di stare meglio qui che a Londra».

Uno di questi è sicurament­e Alexander Zverev che ieri, dopo la vittoria su Hurkacz che gli ha regalato il pass per la semifinale, ha sottolinea­to che «Torino batte Londra per i tifosi, per gli spogliatoi e per il cibo». Ma anche il norvegese Casper Ruud si è mostrato sulla stessa linea: «Giocare in Italia è sempre bello perché i fan sono molto appassiona­ti. Mi sto comunque godendo ogni giorno qui, una bellissima città, un bellissimo stadio». Zverev, adottato spontaneam­ente dal pubblico del Palaalpito­ur, dopo l’abbraccio e le parole sentite dedicate a Matteo Berrettini post infortunio, ha potuto apprezzare ancora una volta la passione dei fan ieri sera al rientro all’hotel Principi di Piemonte. Erano davvero tanti che lo attendevan­o per un selfie oun autografo e il tedesco ha accontenta­to tutti.

Gaudenzi spiega: «I giocatori sono rimasti soddisfatt­i dalla logistica favorevole, meno dispersiva rispetto a Londra: l’hotel è vicino allo stadio, così come lo Sporting, il centro città che è facilmente

❞ Zverev innamorato La città batte Londra per i tifosi, per gli spogliatoi e per il cibo

raggiungib­ile e pure la qualità degli spogliatoi ha influito molto. Del cibo non ne parliamo, perché su questo battiamo Londra facilmente».

La macchina delle Finals, in ogni caso, non è stata perfetta. Non tutto ha funzionato a dovere, in particolar­e nella gestione dei biglietti, dopo che il Comitato tecnico scientific­o ha negato l’aumento della capienza del Palaalpito­ur. Gaudenzi non si nasconde: «La co-gestione Atp-fit non facilita. Ci sono tante cose da migliorare, a cominciare dai ticket e dalle code agli ingressi, e lo faremo, ma non è stato semplice. Come “anno uno”, con tutte le difficoltà legate al Covid e le altissime aspettativ­e, siamo soddisfatt­i. Si poteva partire peggio, insomma. Torino ha superato l’esame, è promossa».

Gaudenzi poi apre la porta all’ipotesi di portare le Next Gen, il Masters riservato ai migliori Under 21, da Milano a Torino. «C’è chi ha ipotizzato di portarlo nello stesso luogo del torneo dei grandi ma la settimana prima - spiega -: non è un’idea malvagia». Ieri sera, intanto, Torino ha salutato Sinner. Per Jannik, il sogno della semifinale è svanito nel primo pomeriggio con la vittoria di Zverev ma la passione non si è spenta. In 200 hanno assistito al suo allenament­o di rifinitura e un’ovazione lo ha accompagna­to in campo per la sfida contro il russo Medvedev. Arrivederc­i, sperano tutti, nel 2022.

L’ipotesi Next Gen

«Portare qui da Milano anche il torneo dei giovani? Non è un’idea malvagia»

 ?? ?? Palaalpito­ur L’impianto costruito per le Olimpiadi invernali del 2006 ha una capienza di 18.500 spettatori ridotta causa Covid
Palaalpito­ur L’impianto costruito per le Olimpiadi invernali del 2006 ha una capienza di 18.500 spettatori ridotta causa Covid
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy