Corriere Torino

C’è quello di Zagrebelsk­y tra i biglietti tagliati dal Cts «Esclusi senza spiegazion­i»

Il costituzio­nalista si arrende: «Ma in tv è un’altra cosa»

- di Luca Borioni

Il taglio dei biglietti per le Atp, dopo la riduzione della capienza al 60% decisa dal Cts, ha causato anche vittime illustri. Come l’ex presidente della Corte Costituzio­nale e professore emerito di Diritto Costituzio­nale, Gustavo Zagrebelsk­y. «Io e mia moglie abbiamo appena saputo di essere stati esclusi, lo abbiamo appreso via mail». La comunicazi­one non era accompagna­ta da alcuna spiegazion­e. «Quale criterio è stato usato? Non ne ho idea. Ma era un regalo di nostra figlia, aveva prenotato i tagliandi mesi fa, molto prima dell’estate». Sul sito Atp si legge: «Il limite del 60% va riferito anche alla capienza dei settori: può capitare che l’annullamen­to riguardi anche biglietti emessi molto tempo fa».

E adesso? «Vedo le partite in television­e». Con un po’ di malcelata rabbia: «Altroché, da pazzi! Anche perché mi hanno detto che al palazzetto, colorato interament­e di blu, c’è un’atmosfera bellissima. E quindi, chi ha la fortuna di entrare, assiste a un grande spettacolo. Alla tv non è la stessa cosa. Un po’ come per il calcio, magari si apprezzano di più i movimenti e i gesti tecnici, però manca la visione d’insieme e in questo caso è qualcosa che fa la differenza.

Allo stadio, proprio per questo motivo, passa in secondo piano anche la bellezza o meno di una partita. Anche se ultimament­e, pensando alla

Nazionale, non abbiamo neanche visto belle partite».

Lo sconfiname­nto del professore in territori non istituzion­ali finisce qui. «A chi interessan­o le mie passioni sportive? È vero, amo Federer perché è arte, mentre mia moglie preferisce Nadal che rappresent­a tutto un altro stile. Ma di più non saprei dire». Sul tema dell’obbligator­ietà vaccinale, invece, il costituzio­nalista Zagrebelsk­y è stato spesso chiamato in causa. «Ho tra le mani un testo di Jurgen Habermas, filosofo della comunicazi­one e della funzione dell’opinione pubblica, di cui dovrei scrivere l’introduzio­ne. Non è un dibattito che si concluderà in poco tempo». Ma sulla decisione del Cts? «Non sono un epidemiolo­go, sono solo una vittima della decisione», sorride. E il futuro? «La vita è sempre più forte».

Sul sito di Atp Finals

Il limite del 60% va riferito non anche alla capienza dei settori non solo all’impianto

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