Le Rsa piemontesi sono al 97% covid free Cirio: «Merito del vaccino»
Su 34.300 ospiti solo 65 sono in isolamento
Il 97% delle Rsa piemontesi è Covid free. Una buona notizia, che assume ancora più valore in momento come questo, caratterizzato da una progressiva seppur graduale risalita della curva pandemica in tutta Italia, Piemonte incluso. «Le residenze per anziani si stanno confermando un luogo tra i più sicuri della Regione — commenta i dati, il presidente della giunta Piemontese Alberto Cirio — merito della campagna vaccinale e del lavoro di screening e monitoraggio svolto negli scorsi mesi dall’unità di crisi della Regione e dalle più di 700 strutture per anziani del territorio». Su 34.300 ospiti delle Residenze sanitarie per anziani, stando ai dati ufficiali di ieri, solo 65 sono in isolamento per Covid: lo 0,19%, contro l’8% dello stesso periodo 2020. Minima anche la percentuale di positività del personale, lo 0,18%; e delle ospedalizzazioni per Covid che sono solo 7: lo 0,74%. La mortalità si conferma ridotta dei 2/3 rispetto a dicembre di un anno, prima che partisse la più grande campagna vaccinale mai esistita. Un quadro generale, quello attuale, ben diverso da quello tragicamente registrato durante la prima ondata della pandemia, quando a regnare era il caos e il Covid segnava centinaia di vittime proprio tra quegli anziani che, dentro le mura delle Rsa, avrebbero dovuto essere protetti. La campagna sierologica sulle terze dosi da somministrare ai più anziani (e fragili) è partita lo scorso 20 settembre su indicazione del generale Francesco Figliuolo e anche grazie alle pressioni fatte dal governatore Cirio. Gli ospiti delle Rsa che hanno fatto il secondo richiamo almeno 180 giorni fa, sostanzialmente sono stati tutti già tutti trattati e l’iniezione è stata fatta direttamente in loco, senza bisogno di trasferimenti nei vari hot spot pubblici. Anche per la stagione autunnale, quindi, l’iniezione preventiva si conferma quale «migliore risposta al Covid, specie per le categorie più esposte come quella degli anziani – spiega Carlo Picco, direttore generale dell’asl città di Torino – le RSA sono state le prime a essere messa in sicurezza e a entrare nel mirino della terza dose, insieme agli over 80, e questo non ha potuto che giovare». Il direttore dell’azienda Sanitaria sostiene infine che il territorio possieda «dei protocolli di sicurezza che, evidentemente, stanno funzionando perché – conclude – se sta tenendo il mondo delle Rsa, è quanto mai la dimostrazione che vaccinazione e terza dose sono la strada giusta per uscire dalla pandemia».