Corriere Torino

Pd, idea Cerabona per il post Carretta

Parte la corsa per il congresso. Il segretario: «Cedo il passo»

- Gabriele Guccione

LSoluzione unitaria

Si cerca un nome condiviso come quello dell’attuale presidente La frecciata a Boccia

❞ Si può cedere il passo anche dopo una vittoria Non come certuni che restano attaccati alla poltrona anche quando perdono

a corsa è appena iniziata e prima di entrare nel vivo ci sarà da superare la tappa intermedia delle elezioni per la Città metropolit­ana: un appuntamen­to che ha spinto i dirigenti del partito a chiedere al Nazareno di spostare di due mesi la data del congresso all’inizio previsto a dicembre. Il Pd torinese si prepara così al cambio della guardia: il segretario uscente Mimmo Carretta (nel frattempo entrato nella squadra di Stefano Lo Russo) ha fatto sapere l’altra sera di non essere disposto a ricandidar­si. «Si può decidere di cedere il passo anche dopo una vittoria meraviglio­sa, a differenza di quei culi di pietra che restano attaccati alle poltrone anche quando perdono», ha detto durante la riunione della direzione, non senza lanciare una frecciata al responsabi­le nazionale degli enti locali Francesco Boccia, che aveva minacciato i vertici torinesi convinti della candidatur­a del professore del Politecnic­o di mandare «tutti a casa» in caso di sconfitta alle Comunali.

I dem scaldano dunque i motori in vista di febbraio, quando gli iscritti saranno chiamati a eleggere i nuovi organi di governo dei democratic­i. L’ipotesi per ora più accreditat­a mira a una soluzione unitaria e all’individuaz­ione di un nome che metta d’accordo tutte le anime dem. «Nessuno in questo momento, dopo la vittoria senza precedenti in Comune, sembra intenziona­to a una guerra a colpi di tessere», ragiona un dirigente di lungo corso. Una possibilit­à di cui si è cominciato a parlare in questi giorni riguarda la discesa in campo dell’attuale presidente dell’assemblea metropolit­ana Domenico Cerabona: una soluzione che, almeno sulla carta, potrebbe accontenta­re maggioranz­a e minoranza nel partito. Si vedrà. I giochi entreranno nel vivo dopo Natale. L’unica certezza per ora è che Carretta, difensore dell’autonomia del Pd torinese di fronte alle pressioni dei vertici romani che spingevano verso l’alleanza con il M5S e mai avrebbero scommesso sulla vittoria di Lo Russo, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy