Regio, Franceschini sceglie il regista Navello
Si compone molto velocemente, a dispetto del passato, il nuovo Consiglio di indirizzo del Teatro Regio. Dopo Giampiero Leo, scelto dalla Fondazione Crt, anche il Ministero della Cultura ha individuato il proprio rappresentante. A onor del vero, il dicastero guidato da Dario Franceschini è stato il primo a mandare avanti la pratica, scegliendo Beppe Navello. Regista teatrale, per anni ha diretto la Fondazione Tpe e il festival Teatro a corte, che ha lasciato nel 2017. «Quando mi hanno chiamato dal Ministero — commenta — non mi è sembrato vero, questa decisione mi gratifica molto. La lirica ha centralità per il teatro e lo spettacolo nella storia italiana». Professionista nel campo dell’organizzazione teatrale, è ora impegnato nelle prove de La seconda sorpresa dell’amore, che debutterà martedì al Teatro della Pergola di Firenze, «una bella operazione tra Italia e Francia accompagnata dalla traduzione delle opere complete di Marivaux», spiega. «Ora aspetto di incontrarmi con tutti — dice Navello, tornando a parlare del Regio — dall’assessora alla cultura ed ex commissaria dell’ente lirico torinese, Rosanna Purchia, al sindaco di Torino Stefano Lo Russo, con tutti coloro che lavoreranno a questa fase. Il Regio merita di ripartire al meglio».
Si aggiunge anche la nomina di Iren, che in realtà è una conferma: il rappresentante nel Consiglio di indirizzo sarà l’ad Giuseppe Bergesio, già membro del precedente consiglio subito prima del commissariamento.
Ora si attendono le altre nomine. Per quella di competenza del Comune di Torino — che ha già diritto alla presidenza della fondazione, nella persona del sindaco Lo Russo — resta al momento in pole l’ex presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Paola Zini, ma si fa anche il nome dell’imprenditrice Francesca Ramondo. La decisione dovrebbe essere annunciata tra oggi e domani. Per la Regione, la partita potrebbe chiudersi invece entro la prossima settimana, quando dovrebbe arrivare anche il nome di Compagnia di San Paolo. Una volta al completo, o quasi al completo (in passato i lavori erano iniziati senza il membro regionale), l’organo di gestione potrà insediarsi. Il primo compito, piuttosto urgente, è l’individuazione del nuovo sovrintendente del Teatro Regio.
La new entry
«Questa nomina mi gratifica molto Il teatro lirico merita di ripartire al meglio»