«Mangroove», una selva di suoni dentro le Ogr
Boosta, in arte Davide Dileo. Può darsi che sia solo un caso, ma nel testo con cui viene presentata sul sito delle Ogr la sua nuova opera, un’installazione sonora nel foyer della Sala Fucine che sarà «accesa» martedì sera, il tastierista e co-fondatore dei Subsonica lascia in camerino il soprannome che lo ha reso famoso, presentandosi semplicemente con nome e cognome d’anagrafe.
Il progetto si chiama Mangroove, un titolo che gioca con le parole e gli scenari, immaginando una fusione tra l’uomo («Man») e il ritmo («Groove») da cui si genera una strana mangrovia tecnosonora. Una visione artistica che si concretizza sotto forma di selva di microfoni e pentagrammi, coinvolgendo direttamente i visitatori: i rami della Mangroove saranno infatti reattivi ai rumori di fondo, sentiranno la presenza del pubblico, si adegueranno a essa, restituendo un flusso sonoro ininterrotto, sempre differente, accompagnato da immagini video che varieranno anch’esse a seconda delle condizioni dell’ambiente circostante.
L’obiettivo è la ricerca di una nuova «botanica del suono» in cui si mescolano respiri umani, suggestioni naturali e trasmutazioni artificiali. Qualcosa che — seppure in modalità e direzioni diverse — sembra richiamare le manipolazioni dei suoni della natura che da tempo sono al centro degli avventurosi esperimenti del collega subsonico Max Casacci.
A ingresso gratuito (con prenotazioni su www.ogrtorino.it), il vernissage dell’opera è andato rapidamente sold out, spingendo gli organizzatori al raddoppio: primo ingresso martedì alle 18.30, con diciannove minuti di musica d’atmosfera a cura di Guglielmo Diana alle 19 e accensione del Mangroove alle 19.19 in punto. Replica a partire dalle 20, con lo stesso programma e la stessa scansione di orari.
A cura di Francesca Canfora, l’installazione di Davide Dileo è una nuova produzione originale e site-specific e accompagnerà il respiro delle Ogr versante Cult per quasi tre mesi, fino al sanvalentiniano congedo del 14 febbraio 2022. Si potrà visitare/vedere/ascoltare gratuitamente, con orari d’accesso variabili a seconda delle attività nella struttura di corso Castelfidardo (aggiornati e indicati sul sito).
La visione artistica
Immagini video e flusso sonoro reagiscono alla presenza del pubblico