Juve, pochi gol e poco Dybala
Nessuna lesione per Paulo, che oggi con Allegri decide se forzare
«Sto bene, sto bene, grazie». Parole (di circostanza?) pronunciate da Dybala all’uscita dal J Medical. Gli accertamenti hanno escluso lesioni muscolari e confermato l’affaticamento al tibiale posteriore diagnosticato già in nazionale. Problema che, informa la Juventus, «attualmente è in via di risoluzione». Le sue condizioni verranno monitorate attentamente oggi, nell’unico allenamento che sosterrà la Joya prima di valutare il da farsi per Lazio-juventus di domani. Lo staff medico e Allegri, in accordo con il numero dieci, dovranno decidere se prendersi qualche rischio oppure posticipare il rientro dell’argentino alla trasferta di martedì in casa del Chelsea o al più tardi alla sfida del sabato successivo contro l’atalanta allo Stadium. Chi sta sicuramente bene è Morata, che farà quasi sicuramente coppia in attacco con Chiesa, con il recuperato Kean di scorta.
Cercasi disperatamente gol. Già perché la filosofia allegriana del corto muso, minimo sforzo e massimo risultato, è anacronistica in un calcio in cui le squadre segnano e subiscono di più rispetto al recente passato. La Juventus deve curare alla svelta la sua stitichezza sotto porta. Se nei tre anni di Cristiano Ronaldo sotto la Mole si partiva spesso dall’1-0, adesso non si va quasi mai oltre quel risultato. Nelle ultime sei uscite di campionato i bianconeri non hanno infatti mai segnato più di un gol: un dato sorprendente visti i valori tecnici dell’organico, un dato che riporta il club indietro di ben 13 stagioni. Annata 2008-09, in panchina c’era mister Ranieri, la striscia di partite con al massimo un gol all’attivo durò per otto match. L’attacco spara troppo spesso a salve: tutto il reparto bianconero in Serie A è infatti andato a bersaglio appena 7 volte (3 Dybala, 2 Morata, 2 Kean, zero Kaio Jorge), ovvero 3 volte in meno del capocannoniere Immobile, costretto domani a dare forfait contro la Signora. La cabala può però essere amica dei bianconeri, che hanno perso solo 2 delle ultime 33 partite di Serie A contro la Lazio, bucata dalla Juve in tutte le ultime 16 partite interne di campionato.
Alternative pronte
Il numero 10 potrebbe saltare la trasferta Max punterebbe allora su Morata e Chiesa