Wedding planner beffò coppie e fornitori, a processo per truffa
Avevano acquistato da un wedding planner «pacchetti» più o meno completi per il proprio matrimonio, ma senza mai ottenere i servizi che erano stati garantiti, al momento del contratto: parla di questo il processo iniziato ieri nell’aula magna del palazzo di giustizia, scelta per il numero di parti offese, ben 309, tra coppie beffate e fornitori mai pagati. Gli imputati sono due responsabili di una società torinese, chiamati a rispondere di truffa.
Secondo le accuse, il wedding planner offriva a prezzi vantaggiosi (cifra base 800 euro) l’organizzazione delle nozze, dal servizio fotografico al ristorante, dagli addobbi floreali all’automobile. Poi, però, non pagava i fornitori, appunto, i quali così non
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mettevano a disposizione i servizi o trattenevano il materiale. Il capo di imputazione firmato dal pubblico ministero Chiara Maina elenca, per esempio, casi di coppie rimaste senza il video della cerimonia, o che non ottennero nulla di quanto promesso, se non fedi, tra bigliettini di partecipazione e bomboniere. «Grazie al lavoro della guardia di finanza di Orbassano — dicono due avvocati di parte civile, Barbara Contro e Fabrizio Francese — buona parte del materiale è stata recuperata e messa a disposizione degli aventi diritto. Alcuni coniugi, però, non hanno ancora ritrovato tutto». La vicenda risale al 2017-18. L’udienza, dopo le prime incombenze, è stata aggiornata a ottobre.