Pellerei, una famiglia incredibile e tutta azzurra
Luca, Elena e il figlio Flavio all’europeo di Obstacle Race con un sogno olimpico
«Agli Europei affronteremo la prova a squadre miste con il nostro team... domestico, rappresenteremo la famiglia italiana media», scherza mamma Elena, interprete LIS. E poi c’è papà Luca, infermiere a Biella, il classico maestro superato dall’allievo: «Mio figlio Flavio, entrato nell’elite nazionale, mi ha raggiunto e staccato. Ma solo adesso che ho compiuto 48 anni!».
I Pellerei sono belli, forti, sani. «L’OCR è la metafora della vita – dice Elena –. Ci ha insegnato a superare gli ostacoli di tutti i giorni, in famiglia e nel rapporto di coppia. Non ci arrendiamo mai». Il loro giardino di casa a Cossato, in provincia di Biella, ora è un campo di addestramento: «Lo abbiamo praticamente demolito e trasformato per allenare la nostra passione. Abbiamo iniziato due anni e mezzo fa, con una dozzina di iscritti. Adesso la nostra Asd Passionecomune conta quasi 180 associati dai 3 ai 70 anni, di cui circa 30 agonisti».
A fare il tifo, agli Europei in
Val di Fiemme, ci saranno anche i due componenti più giovani della famiglia Pellerei, Ettore ed Elio di 13 e 9 anni, che hanno già assaggiato con le prime gare. Se il futuro è loro, potrebbe essere un futuro a cinque cerchi perché, notizia di questi giorni, l’obstacle course race è serissima candidata a sostituire l’equitazione come quinta disciplina del pentathlon moderno, a partire dai Giochi di Los Angeles 2028. «Non resta che darsi anche a scherma, nuoto, corsa e tiro a segno», scherzano i Pellerei, con un sorriso da fare invidia anche agli Incredibili.
«Abbiamo imparato a superare gli ostacoli quotidiani, in famiglia e nel rapporto di coppia»