La mappa dei posti negli asili dice che la povertà educativa è in periferia nord della città
Lì una disponibilità pari a meno della metà del centro
Disuguaglianze tra bambini e mancanza di opportunità. La povertà educativa in una città come Torino si misura anche con la mappa dell’offerta di asili nido.
I bambini della periferia nord hanno a disposizione meno della metà dei posti al nido rispetto a quelli nel centro città: 25 ogni cento, contro 60. È quanto emerso dai dati di Openpolis diffusi ieri alle Ogr durante il convegno «Bambini, investire sul presente per un futuro migliore» promosso dal Forum del Terzo Settore in Piemonte, con il sostegno della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria.
«La media di posti a Torino è molto alta, sfiora i 41 ogni 100 bambini residenti di 0-3 anni, più del 33% obiettivo dell’unione Europea e ben oltre il 26,9% della media italiana — ha osservato Luca Giunti
di Openpolis, basandosi su dati del 2019 —. Ma se si scende nel dettaglio si nota come nella circoscrizione 1 si supera il 60%, in altre come la 2, che comprende Mirafiori, siamo sopra al 50%, mentre in tutta l’area nord restiamo intorno al 25% dove si concentra la quota maggiore di minori beneficiari di assistenza economica».
Ma la disparità tra il numero di posti al nido tra il centro e la periferia nord ha una spiegazione. «In centro ci sono meno bambini e più domanda perché per le famiglie è comodo avere il nido vicino al lavoro — chiarisce Carlotta Salerno, assessora all’istruzione della Città —. Quindi la proporzione deve essere per forza maggiore». Le disuguaglianze però restano, come ha ammesso il sindaco Stefano
Lo Russo. «Le difficoltà della nostra città sono note: io stesso parlo con ragazzini che hanno tante attività e altri, a 800 metri di distanza, che usciti da scuola non hanno più nulla da fare — ha detto ieri al convegno —. Il mio sogno da sindaco è che le scuole più belle siano in periferia per ridurre la forbice delle opportunità».
Il convegno ha dato l’occasione di fare il punto sui progetti di contrasto della povertà educativa realizzati grazie all’impresa sociale «Con i Bambini» di cui il Forum del
Terzo settore del Piemonte è partner strategico dal 2016. Buone pratiche, innovazioni, bisogni incontrati. «Abbiamo ottenuto 25 progetti regionali approvati e aderito a 40 progetti multi regionali, con 36.800 bambini intercettati di cui 4.340 appartenenti a famiglie economicamente fragili», ha elencato Anna Di Mascio, presidente del Forum del Terzo settore del Piemonte. Sono state coinvolte 700 organizzazioni, oltre 30 milioni di euro sono ritornati sul territorio a fronte di 26 milioni investiti nel settore dalle Fondazioni bancarie piemontesi negli ultimi 4 anni.
Segnali positivi che arrivano il giorno in cui nel quartiere Aurora è stato inaugurato il «Cortile Mondo» della scuola dell’infanzia Chagall realizzato nell’ambito dell’iniziativa «Bottomup!» per la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale della Fondazione per l’architettura con il sostegno della Consulta di Torino.
In una zona dove il 95% dei bambini è di origine straniera, il giardino è diventato uno spazio condiviso con i genitori e il resto del quartiere. Esempio da seguire.