Corriere Torino

Tredici ore di musica e tre palchi per celebrare il quinto compleanno del collettivo eporediese «Tutto è iniziato una sera nello scantinato di una vineria»

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Tredici ore di musica e tre palchi per celebrare cinque anni di suoni senza confini. Oggi al Bunker c’è la festa di compleanno di Ivreatroni­c, il collettivo di produttori e dj eporediesi nato nel 2017 e ormai entrato nelle mappe della club culture nazionale. Alla presenza della squadra al completo e — racconta il suo alfiere più illustre, Cosmo — sfruttando anche la luce del sole.

«Abbiamo scoperto che le feste di giorno sono bellissime, quindi abbiamo riempito anche il pomeriggio. Inizieremo con i live e dj set più sperimenta­li, poi i battiti crescerann­o e ci sposteremo su un palco più grande. Alle 23 passeremo al chiuso e andremo avanti fino alle 5. Il mio consiglio è di raggiunger­ci fin dall’inizio. Come in un film, se arrivi a metà ti perdi qualcosa».

Come era iniziato il film Ivreatroni­c, cinque anni fa?

«Con una festa nello scantinato di una vineria. Subito dopo il tour di L’ultima festa,

dove avevo ottenuto i primi successi come Cosmo, ho pensato che ci fossero le condizioni per fare qualcosa nella mia città. Ho parlato con Enea Pascal, Foresta e Splendore, anche loro di Ivrea, e abbiamo organizzat­o il primo evento. Non solo abbiamo riempito lo scantinato, ma abbiamo scoperto

grunge, Canterbury per il progressiv­e o Manchester/ Madchester per la «rave culture» anni 90? Città abbastanza defilate che si riscoprono punti di riferiment­o internazio­nali?

«Io quell’ambizione ce l’avrei, ma ci vogliono tanto tempo e lavoro. Al momento abbiamo una bella visibilità in Italia. A maggio abbiamo fatto una festa in un quartiere popolare ed è incredibil­e quanta gente è venuta da fuori. Per fortuna avevamo a disposizio­ne un campetto da basket e siamo riusciti a far stare tutti».

Gli eporediesi sono tutti d’accordo? Anche quelli meno giovani e techno?

«Qualcuno si lamenta, come sempre quando metti musica, ma sono in pochi. C’è tanta gente, anche non giovanissi­ma, che ha voglia di ravvivare la città e apprezza che si organizzin­o iniziative. Quando fai cose belle, alla fine sono tutti felici. L’alternativ­a è morire lavorando o facendo shopping, orribile».

Cinque anni dopo, qual è il suono di Ivreatroni­c?

«Un misto di influenze acid e tribali, downtempo e breakbeat,

Cosmo:

❞ I concittadi­ni Quando fai cose belle sono tutti felici. L’alternativ­a è morire lavorando o facendo shopping, orribile

❞ Il prossimo evento Il 19 giugno gireremo in città con un carro carico di attori e artisti: sarà la “Magica parata del libro”

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