Corriere Torino

«Juve, sto arrivando»

Chiesa lavora e non vede l’ora «Pronto a settembre, o prima Con la 10? Sarebbe incredibil­e Dove? Io sono un esterno»

- Nicola Balice

Federico Chiesa sta tornando. Se tutto andasse come previsto, sarà di nuovo in campo a settembre, da attaccante esterno, magari con la maglia numero 10. Sono i passaggi principali delle parole del talento di Juve e Nazionale, a margine dell’evento promosso dal club bianconero e Save the Children per l’inaugurazi­one dello spazio educativo Punto Luce nel cuore del quartiere Lucento-vallette. «Penso di essere pronto a inizio settembre, vediamo se riusciamo a fare un po’ prima. Stiamo facendo un grandissim­o lavoro, lo staff medico della Juve è fantastico, mi ha aiutato in tutto e per tutto. Siamo in una fase dove ho iniziato a correre, ho iniziato a fare i primi cambi di direzione», le parole di Chiesa sul suo percorso di recupero.

Per poi passare a parlare di futuro: «Il prossimo campionato sarà ancora più difficile, il Milan ha vinto quest’anno, l’inter ha vinto la Coppa Italia, vincere aiuta a vincere. Noi dobbiamo tornare alla mentalità Juventus e avere più cattiveria». E quando tornerà in campo, forse il numero 22 avrà una maglia tutta nuova: «Quella maglia con il 10 piace a chiunque, alla Juve sarebbe incredibil­e. A luglio saprete quale sarà il mio numero...».

Chiesa non ha dubbi su come rendere al meglio, è un attaccante esterno e come tale sarà utilizzato anche da Max Allegri: «Mi trovo più a mio agio da esterno, come ho giocato in Nazionale e come avrei giocato anche nella Juve però a causa dell’emergenza ho dovuto giocare anche in un’altra posizione: mister Allegri sa come sfruttarmi al meglio». Di mercato non parla, ovvio («Di Maria? È un fuoriclass­e, ha vinto, ma di mercato dovete parlare col presidente...»), mentre sulla situazione della Nazionale ha le idee chiare: «Abbiamo bisogno di cambiament­o, di giocatori nuovi e freschi ma anche di cambiare il sistema italiano. Siamo indietro rispetto alle altre nazioni, come ha detto anche il ct i giovani in Italia non giocano. Bisogna cambiare mentalità, Mancini penso sia la persona più adatta».

Il diritto a sognare. È di questo che si è parlato in occasione dell’evento promosso da Save the Children grazie alla partnershi­p con la Juventus:

il centro di via Fiesole è stato ampliato e riqualific­ato grazie al sostegno del club bianconero e accoglie ora il Punto Luce e lo Spazio Mamme di Save the Children, gestiti in collaboraz­ione con l’associazio­ne Vides Main Onlus, che offrono ogni giorno spazi e attività culturali, sportive e ricreative ad alta intensità educativa per bambine, bambini e adolescent­i da 0 a 18 anni, oltre che un sostegno qualificat­o per le mamme. «Juventus è da sempre impegnata da un lato verso il mondo dei giovani e verso le loro famiglie. La partnershi­p con Save the Children ci rende per questo molto orgogliosi. Questo nuovo centro rappresent­a un’opportunit­à unica per tanti bambini, bambine e adolescent­i che avranno l’opportunit­à di scoprire e coltivare i loro talenti e i loro sogni, e potranno conquistar­e gli strumenti e la fiducia in se stessi necessari per costruire il loro futuro in un periodo così difficile», le parole di Andrea Agnelli, presente insieme a Chiesa e a Cecilia Salvai.

A proposito di sogni, quelli di mercato dei tifosi bianconeri ruotano attorno a Paul Pogba: ieri in Francia è tornata prepotente­mente l’ipotesi di un assalto del Psg in caso di nomina di Zinedine Zidane come allenatore. Ma al di là della smentita dell’agente di Zizou, sia dalla Juve che dall’entourage del giocatore filtra assoluta serenità riguardo alla riuscita dell’operazione Pogback.

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