Otto giardini aperti per un viaggio tra i profumi
Domenica 19 giugno sei comuni che fanno parte di Essenza del territorio, rete per le vie sabaude dei profumi e dei sapori accomunati dal legame con la tradizione agricola apriranno tutti insieme i loro otto giardini. Sono aree verdi che si distinguono per la coltivazione di erbe aromatiche, piante officinali e antiche varietà di colture orto-frutticole. Il percorso si snoda attraverso l’orto Romano a Bene Vagienna, presso i resti dell’anfiteatro del parco archeologico, ispirato alla tradizione romana dei giardini dedicati alla coltivazione di ortaggi, frutta ed erbe aromatiche. Giardini del del Priorato di San Pietro a Cavallermaggiore che comprende sia il giardino Tintorio dove troviamo piante ortive, ornamentali ed officinali suddivise a seconda del colore della tintura che si voleva ottenere ed il giardino dei Semplici coltivato con varietà vegetali di tipo utilitaristico, sia per uso alimentare che per le loro virtù medicamentose. A Cherasco l’antico Orto dei Padri Somaschi, costruito sul modello dell’antico hortus conclusus, dedicato ai fiori eduli e ornamentali, un esempio di edible landscaping, ovvero un luogo che coniuga nello stesso contesto piante ornamentali e eduli, un orto che possa essere vissuto al pari di un giardino e il Giardino dei Semplici. A Lagnasco il giardino delle essenze situato nel Castello Tapparelli d’azeglio di Lagnasco ispirato al modello del giardino rinascimentale a valenza produttiva. A Racconigi il Museo-giardino della Civiltà della seta “Mario Monasterolo” all’interno dell’ex-convento delle Clarisse ed ancora il Giardino dei Sensi del Múses, Accademia Europea delle Essenze, a Savigliano nel seicentesco Palazzo Taffini d’acceglio. Il Múses servirà da simbolico legame tra tutti i giardini, avendo elaborato un’apposita essenza da associare a ciascun sito nell’intento di valorizzarne le specificità culturali, artistiche, storiche e ambientali. Durante tutta la giornata sono previste numerose attività laboratoriali.