I suoni e i colori della Scandinavia in concerto
Tra i tanti percorsi non-ufficiali che si possono tracciare nel programma del TJF di nuovo in formato festival (e quindi — rispetto ai due anni di Covid — con concerti che sprizzano ogni sera da club e templi, conservatori e fucine), uno assai suggestivo ha il contorno della Scandinavia. Sono quattro gli appuntamenti della rassegna che hanno una matrice nordica e ci raccontano la grande vivacità di quella scena. Il primo è domani sera al Conservatorio, dove il trio norvegese Elephant 9 incrocia gli strumenti con il chitarrista svedese Reine Fiske. Si tratta di una prima assoluta italiana per un rapporto ormai consolidato e in cui il jazz flirta con il prog-rock e la psichedelia (terreno d’elezione dei Dungen, la band in cui suona abitualmente Fiske).
Leader degli Elephant 9 è il pianista Ståle Storlökken, figura molto eclettica, come confermano tanto il curriculum (vedi la collaborazione con i rumorosi connazionali rocker Motorpsycho) quanto il suo secondo impegno torinese: martedì sera, Storlökken proporrà un concerto di solo organo al Tempio Valdese. La Norvegia sarà di nuovo (co)protagonista venerdì alle 18.30 nella Sala Fucine delle Ogr, in uno degli appuntamenti più elettronici del TJF: le macchine di Jan Bang e Arve Henriksen incontreranno la chitarra di Roberto Cecchetto e le percussioni di Michele Rabbia. Alla chiusura ci penserà invece la Finlandia, nel concerto della staffa di domenica 19 alle Ogr. Con uno dei suoi più eclettici esploratori sonori, Jimi Tenor (polistrumentista, fotografo, regista e altro), e una delle sue più longeve big band, la Umo Helsinki Jazz Orchestra, attiva dal 1975. L’occasione discografica è la presentazione del nuovo album Terra Exotica.