Cirio stravince nel paese delle nocciole
Èstato il consigliere più votato in assoluto nel «Pais dra Nisora», il paese della nocciola. Con 40 preferenze (su 218), il presidente del Piemonte Alberto Cirio entra nel Consiglio comunale di Cravanzana, in provincia di Cuneo. La sua lista e il sindaco che appoggiava, Antonio Iovieno, hanno vinto con l’86 per cento delle preferenze. «Sono legato a Cravanzana — aveva spiegato nelle settimane scorse il numero uno della Regione — per ragioni legate all’attività della mia azienda agricola, che sorge proprio su queste stupende colline dell’alta Langa. Ho sentito il dovere civico di candidarmi per aiutare questo piccolo paese».
Furia a spoglio quasi concluso — la nostra proposta di campo largo è aperta al civismo diffuso, alle liste di centro e a quelle di sinistra».
Il risultato però non cambia e fa presagire in ogni caso un M5S condannato all’irrilevanza, mentre ad acquisire sempre più peso, a cominciare da Alessandria, è quel centro (arrivato al 14%) che prende le distanze dai pentastellati e anche da Salvini e Meloni, a cui impedisce di fatto la vittoria al primo turno o addirittura la strappa del tutto: come a Mondovì, dove il candidato di Azione ed ex collaboratore del presidente Cirio, Luca Robaldo, vince sugli ex alleati.
Tutto questo mentre Lega e Fratelli d’italia lottano per la supremazia e proprio nella città del luogotenente di Salvini in Piemonte, Molinari, si danno il cambio alla guida del centrodestra, con il partito di Meloni che stacca di cinque punti gli alleati arrivando al 15 per cento. Un risultato che, complice una astensione mai vista prima, comunque non basta per ottenere la vittoria al primo turno.