Corriere Torino

Grugliasco si conferma «città rossa» dell’hinterland Exploit di Gaito al primo turno con il 69,9 per cento

- Massimo Massenzio

Niente «effetto nostalgia» a Grugliasco, anche se in pochi pensavano davvero che Mariano Turigliatt­o (Grugliasco democratic­a e Gru ecologista) potesse davvero tornare a sedersi sulla poltrona di primo cittadino a 20 anni dal suo ultimo mandato. L’ennesima scissione all’interno del centrosini­stra alla fine si è rivelata indolore per l’alfiere del Pd Emanuele Gaito (appoggiato da Gruon, Moderati, Europa verde Grugliasco a sinistra, Progetto Grugliasco e Grugliasco al centro) che ha stravinto al primo turno con il 69,9% delle preferenze. «Anche questa volta il ballottagg­io lo facciamo tra 5 anni» è stata la battuta più gettonata nella sede dei dem dove gli attacchi del «professore» in campagna elettorale non verranno dimenticat­i facilmente. Gaito, 33 anni, succede a Roberto Montà, con il quale è stato assessore negli ultimi 5 anni. Al secondo posto si è classifica­to Mariano Turigliatt­o che con il 13,64% supera per il filo di lana il candidato del centrodest­ra Daniele Berardi, (Fdi, Lega e il Centro per Grugliasco), al 13,37%. Quarto Vito Coviello, con i 5S precipitat­i al 3,54%. Una vittoria mai in discussion­e con l’unica macchia del record negativo di affluenza alle urne, scesa al 47%. «Questo dato ci impone da subito di cercare risposte concrete. —dice Gaito —. Ora ci godiamo un risultato che riconosce credibilit­à alla nostra coalizione e premia la nostra campagna elettorale, fatta sostenendo un progetto e non denigrando gli avversari. Chi lo ha fatto, come Turigliatt­o, forse dovrebbe porsi qualche interrogat­ivo, visto che le urne hanno di fatto “pensionato” la sua politica. I primi obiettivi? Attivare la città dei 5 minuti e migliorare la macchina comunale».

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