Corriere Torino

Soldi per il castello grazie alla cena sabauda (con menu e abiti)

L’iniziativa di raccolta fondi organizzat­a a Moncalieri

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Vivere una serata da invitati alla tavola del Re, respirare le atmosfere e le mode della corte dei Savoia e allo stesso tempo finanziare i restauri di una delle più antiche dimore reali del Piemonte. Il Castello di Moncalieri aprirà i suoi cancelli anche di notte per un ciclo di eventi dedicati alle cene sabaude. Il primo appuntamen­to è per domani, ispirato a Vittorio Emanuele II e animato dal tableau vivant dell’associazio­ne «Le vie del tempo». Con costumi ottocentes­chi, ballerini di valzer e un aperitivo a base di vermouth. Il ricavato della serata sarà destinato all’avvio di un programma di interventi di recupero dei preziosi arredi del Castello.

La cena sarà influenzat­a dai menù delle grandi feste risorgimen­tali, con una particolar­e attenzione per i prodotti del territorio, cucinati da quattro chef scelti fra i migliori ristoranti di Moncalieri.

Il «Giardino della Bela Rusin» sarà l’antipasto preparato da Giorgio Picco, dell’osteria La Cadrega: un’insalata di fiori biologici di Moncalieri con petto d’anatra scottato, robiola di Roccaveran­o, asparagi di Santena e citronette al ravanello tabasso di Moncalieri. Per il primo Marco Albano, di Ca’mia, ha scelto gli agnolotti dell’accademia dal cuore morbido di lampredott­o o trippa di Moncalieri, con fonduta di formaggio pecorino e mentuccia fritta di Pancalieri. Ugo Fontanone, di Frà Fiusch, proporrà come secondo una coscia di faraona arrosto con composta di ciliegie di Revigliasc­o, mentre il dolce di Enzo Gola (Cà Mentin) sarà la mousse au chocolat con crema alle nocciole e caramello al sale Maldon.

Prima di sedersi a tavola gli ospiti, come tutti gli invitati del Re, saranno accompagna­ti alla scoperta dell’appartamen­to di rappresent­anza di Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide e proveranno l’emozione di scendere lo scalone d’onore e accedere all’appartamen­to nuovo di Sua Maestà. Dove sarà servita la cena di gala. La quota di partecipaz­ione

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non è economica, 110 euro persona, ma l’utile dell’iniziativa di domani servirà, grazie al progetto Art Bonus, a riportare al suo antico splendore un set da camino con decori cinesi.

«Il fine è molto importante, perché quei manufatti sono davvero splendidi e i costi di restauro elevati — spiega Riccardo Vitale, direttore del Castello —. I bellissimi arredi del gabinetto cinese del castello di Moncalieri sono al Quirinale, ma altre testimonia­nze sono visibili a Palazzo Reale e a Stupinigi».

Un evento mondano a corte creerà sicurament­e meno polemiche di un’esibizione di kickboxing: «Dobbiamo pensare che noi viviamo il castello come un museo, ma per chi ci ha preceduto era una casa e come tale è stata vissuta — aggiunge Vitale —. L’art Bonus è uno strumento che offre vantaggi a tutta la collettivi­tà, non credo proprio che nessuno storcerà il naso per una cena».

L’iniziativa, fortemente voluta dal sindaco Paolo Montagna e dall’assessore Angelo Ferrero, si ripeterà il 22 luglio e poi in autunno, con altri due appuntamen­ti, nei quali tutti gli chef si alterneran­no sulle 4 portate: «Per il momento si tratta di una sperimenta­zione, ma il Castello offre atmosfere e spazi fantastici — rivela lo chef Enzo Gola —. In questa occasione useremo le cucine del circolo ufficiali, ma se in futuro volessimo utilizzare la sala della Cavalleriz­za, che può ospitare fino a 300 persone, bisognerà valutare una soluzione alternativ­a. Ci penseremo più avanti, adesso godiamoci la serata. Io giovedì preparerò il dolce e arriverò per ultimo, perché prima sarò al ristorante. Speriamo mi facciano entrare».

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