Da Blanco a Madame, Collisioni parla alla Generazione Z
«Sui social network ci sono un sacco di over 35 che ci insultano e dicono di non riconoscerci più. Ma quest’anno abbiamo deciso di dedicare l’intera edizione del festival ai giovani. Se lo meritano, dopo due anni in cui si sono visti chiudere tutti i loro spazi d’intrattenimento e socialità». Non si nasconde dietro a giri di parole il direttore artistico di Collisioni Filippo Taricco, presentando un’edizione dell’agri-rock festival che appare molto distante da quelle dell’ultimo decennio prima del Covid. Un po’ perché si svolgerà ancora quasi tutta ad Alba, in piazza Medford, la nuova sede «obbligata» durante l’inverno del virus. Un po’ per il radicale ricambio generazionale dei protagonisti sul palco: là dove erano saliti i pionieri del rock (Bob Dylan, Neil Young) e i loro eredi degli anni Novanta (Eddie Vedder, Thom Yorke, Liam Gallagher), quest’anno si celebrerà una festa del nuovo pop italiano.
Cambia l’orizzonte, non il desiderio di puntare sui numeri uno. Sabato 9 luglio arriva Blanco, trionfatore a Sanremo con Mahmood e giovane imperatore dei sold out: trovare un biglietto per un suo concerto è un’impresa e quelli per Alba, evaporati nel giro di minuti, non fanno eccezione. Ventiquattro ore dopo è la volta dei Pinguini Tattici Nucleari, il volto gentile e solare del pop, nonché quello che vanta un credito smisurato con il Covid (l’arrivo del virus ha annullato il tour che avrebbe dovuto consacrarli dopo il debutto a Sanremo nel 2020). L’abbinamento con i La Rappresentante di Lista garantisce una serata all’insegna dell’intrattenimento meno ombroso. Sabato 16 luglio si ripete l’esperienza del 2021 con il mini-festival «Tutto normale»: 5 concerti in 5 ore, protagonisti altrettanti idoli dei più giovani come Madame, Tananai, Sangiovanni, Frah Quintale e Coez. Domenica 17, chiusura aliena: dalla satira tv arriva Valerio
Lundini, in versione musicale alla guida degli I Vazzanikki.
E Barolo, la suggestiva casa del festival dal 2011 al 2019? Per ora riposa, o quasi. In attesa di un possibile ritorno alle origini quando le acque si saranno del tutto normalizzate («Recuperando il fascino delle “collisioni” tra premi Nobel e grandi concerti», ha auspicato in conferenza stampa il presidente della Regione Alberto Cirio) la sede storica sarà riaperta il 26 giugno per un’anteprima tra parole e musica: al Cortile del Castello, Ernesto Assante intervisterà Willie Peyote, Anastasio e i Fast Animals and Slow Kids.