Tempi lunghi per rifare il Teatro Nuovo al Valentino
Farò in piazza Castello, fuochi meno rumorosi in piazza Vittorio, eventi di giorno tra il Valentino e San Salvario
Il Teatro Nuovo rientra nel maxiprogetto da oltre 100 milioni che interesserà l’intero Parco del Valentino, grazie ai fondi Pnrr, ma al momento ha a disposizione solamente 4 milioni di euro. La cifra servirà soltanto a mettere la struttura in sicurezza, non certo a ristrutturarla e renderla operativa. Per questa seconda fase i tempi necessariamente si allungano.
Un San Giovanni da 150 mila euro con fuochi dal rumore «dimezzato». Ed eventi diurni dal Borgo Medievale ai Murazzi. Il 24 giugno si avvicina e il Comune ha quasi tutto pronto per festeggiare il Santo Patrono «in maniera tradizionale», come ci tiene a sottolineare il sindaco Stefano Lo Russo.
Si parte alle 18.30 del 23 con il corteo storico lungo le vie del centro e si continua con il farò in piazza Castello alle 22. Il giorno di San Giovanni, invece, gli eventi si susseguono tra San Salvario e le piazze principali: il mattino si potrà salire sul tram storico gratuitamente, sul fiume ci sarà una regata di canottaggio riservata agli equipaggi piemontesi organizzata dagli Amici del Fiume ma anche lezioni per principianti e curiosi, seguita da un palio in canoa, la fiaccolata e il concerto sul Po (alle 22) dell’accademia Sant’umberto. Intanto in corso Moncalieri 18, sempre presso il circolo, si potrà giocare a beach volley tutto il giorno, mentre tra le 16 e le 19 sarà possibile visitare il sommergibile Provana al Valentino, seguire la sfilata delle Majorettes e delle auto storiche con Gianduja, Giacometta e le Giacomette con partenza da piazza Vittorio, e dall’orario aperitivo seguire le bande musicali di Anbima.
Ma c’è un nuovo evento che non si è mai tenuto gli altri anni, «Circoscrizioni al centro»: un palinsesto al Borgo Medievale, dalle 10 alle 22, di concerti, spettacoli teatrali, performance di danza e dibattiti che «raccontano le associazioni culturali di ogni quartiere alla cittadinanza», spiega la presidente dei presidenti Francesca Troise. Tutto in attesa dei fuochi d’artificio: «Noi auspichiamo — dice Lo Russo — che siano la degna conclusione di due mesi di grande ripartenza e qualità artistica in città e che rappresentino un buon momento di festa per i torinesi, con un ritorno alla nostra tradizione». Una tradizione che però sarà, in parte, silenziata: «Il valore che si raggiungeva mediamente in passato — spiega l’assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta — era di 200 decibel: noi abbiamo lavorato per dimezzarlo». Anche se, come sottolinea Lo Russo, «i fuochi sono pur sempre fuochi».
Lo spettacolo pirotecnico, che si svilupperà su 400 metri lungo il percorso del Po e sarà suddiviso in 40 scene dalla durata di mezz’ora, costerà alla Città 49 mila euro: «E sarà ecosostenibile — aggiunge Carretta — la maggior parte degli “artifici” sono realizzati manualmente con carta e spago per la confezione e una colla naturale fatta con acqua e farina, atossica e priva di solventi. I residui dello spettacolo pirotecnico sono completamente idrosolubili». Sono centomila euro, invece, i fondi spesi dal Comune per contingentamento, steward e metal detector che circonderanno piazza Vittorio, dove si potrà accedere con una capienza massima da determinati varchi: «Vogliamo tornare alla normalità — conclude Lo Russo — ma la sicurezza è la nostra priorità: ecco perché con molta probabilità, anche se sarà il Comitato che si riunisce in prefettura a decidere in ultima istanza, in piazza Vittorio non ci saranno i dehors richiesti dai commercianti».