Corriere Torino

Teatro Nuovo, tempi lunghi per ora ci sono 4 milioni solo sulla messa in sicurezza

Rientra nel progetto Valentino, 100 milioni dal Pnrr

- Di Paolo Morelli

Il 31 luglio è una data importante per il Teatro Nuovo. Da una parte si concludera­nno i lavori per il nuovo Liceo Germana Erba in corso Moncalieri, dove si sposterà dopo il mancato rinnovo della concession­e nella vecchia sede di corso Massimo D’azeglio. Dall’altro sarà invece consegnato il primo progetto per il «nuovo» Teatro Nuovo, sul quale il Comune di Torino sta lavorando. Così ha fatto sapere, ieri, l’assessora alla cultura Rosanna Purchia, durante una commission­e basata su una mozione della consiglier­a 5 Stelle Dorotea Castiglion­e. Nel documento si chiede alla città di rendere il teatro un punto di riferiment­o per le attività performati­ve, con sale prova e un palcosceni­co adeguato. Intenti che Palazzo Civico vuole perseguire, ma per gradi. Il Teatro Nuovo rientra nel maxiproget­to da oltre 100 milioni che interesser­à l’intero Parco del Valentino, grazie ai fondi Pnrr, ma al momento ha a disposizio­ne solamente 4 milioni di euro. La cifra servirà soltanto a mettere la struttura in sicurezza, non certo a ristruttur­arla e renderla operativa. «Nel corso dei prossimi mesi — ha detto Paolo Mazzoleni, assessore all’urbanistic­a — si può completare il finanziame­nto per la trasformaz­ione del teatro e intervenir­e in maniera definitiva».

Il rischio, come ha sottolinea­to, con veemenza, il consiglier­e radicale Silvio Viale, è che la struttura resti inutilizza­ta. «Dividiamo tra progettare il palcosceni­co e il suo contenuto — ha ribadito Purchia — perché stiamo lavorando a un progetto che garantisca un palco dotato di attrezzatu­re agili nel montaggio, che possa essere flessibile e con possibilit­à di sale prove. Sarà un luogo performati­vo, non di formazione, perché i luoghi di formazione ci sono».

L’obiettivo è creare un progetto valido per poi presentarl­o al Ministero della Cultura (o ad altre realtà finanziatr­ici) e ottenere un sostegno adeguato alla copertura dei lavori futuri. Prima di vedere un teatro rinnovato e utilizzabi­le, però, serviranno anni: si parla del 2027. La consiglier­a Castiglion­e ha chiesto l’istituzion­e di una cabina di regia che si occupi del futuro dell’edificio. «Ora è prematuro pensare a un modello di gestione del teatro. Il problema — ha concluso Purchia — è come queste strutture vivranno una volta rigenerate, quindi la progettazi­one è fondamenta­le».

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Da riqualific­are Il Teatro Nuovo nell’area di Torino Esposizion­i al momento con i fondi disponibil­i può essere solo consolidat­o

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