Corriere Torino

Sanabria resta al centro

L’ultima stagione ha detto chiarament­e che con Tonny il Toro gioca meglio Vagnati è stato netto: «Ha grandi capacità di legare il gioco, ma deve essere più concreto sottoporta»

- Gianluca Sartori

Il deserto degli Emirati per riordinare le idee e ricaricare le batterie. Antonio Sanabria si gode le vacanze insieme alla sua famiglia consapevol­e che la prossima potrebbe essere la stagione più importante della sua carriera. È sempre più probabile che Andrea Belotti lasci il club; quindi, al momento (e al netto di Zaza, ormai disperso), rimane proprio il paraguaian­o il principale riferiment­o offensivo del 3-4-2-1 tra i giocatori attualment­e in organico.

A lui salvo sorprese dovrebbe affiancars­i a breve Pietro Pellegri, pronto a essere riscattato dal Monaco per una cifra vicina ai 5 milioni di euro. Possono bastare Sanabria e Pellegri là davanti? Lo deciderann­o Juric e il club, intanto Antonio, che sarà presente agli ordini di Juric fin dal primo giorno della nuova stagione – i sudamerica­ni non hanno avuto impegni con le nazionali in questo mese – farà di tutto per dimostrare di potere reggere il peso dell’attacco del Toro sulle sue spalle, dopo aver giocato poco nel finale dell’ultimo campionato anche a causa di un infortunio a un polpaccio ormai, ovviamente, smaltito.

Con Sanabria il Toro gioca meglio, ma con Belotti segna di più: un’idea, questa, che nell’ultima stagione si è fatta largo nell’opinione pubblica e tra gli addetti ai lavori. A favore della tesi suddetta non mancano gli argomenti, visto che con il paraguaian­o davanti i granata hanno fornito alcune tra le migliori prestazion­i dell’anno dal punto di vista del gioco espresso (nel miglior momento della banda Juric, il mese di gennaio, era lui il titolare in avanti). Belotti, tuttavia, nella stagione da poco conclusa ha segnato di più (8 gol a 6) pur giocando di meno (1466 minuti contro 1903). Certo, sono inclusi tre calci di rigore, tuttavia Sanabria è chiamato a dimostrare di poter essere prolifico sottoporta come quasi mai lo è stato in carriera se solo una volta ha centrato la doppia cifra (nel 2015-2016 in Liga spagnola, con la maglia dello Sporting Gijon). Non solo: Tonny – che è legato al Toro da un contratto sino al 2025 – deve appianare la differenza tra le reti segnate in casa e quelle in trasferta. Da quando è arrivato in granata (era il gennaio 2021) ha infatti segnato solo due dei suoi undici gol lontano dall’olimpico Grande Torino, uno contro il Crotone nella stagione 2020-2021 e l’altro contro l’atalanta lo scorso mese di aprile.

Buoni propositi per una stagione che può e deve vedere Sanabria protagonis­ta. «Ha grandi qualità tecniche», diceva di lui qualche giorno fa il dt Davide Vagnati in tv, mentre Ivan Juric ha sempre lodato «la sua capacità di legare il gioco», anche se «deve essere più concreto sottoporta».

Il calciomerc­ato può sempre regalare sorprese, ma la conferma di Sanabria al Toro anche nella prossima stagione sembra probabile. Nelle prossime ore potrebbe decidersi il destino dell’altro rinforzo del gennaio 2021, Rolando Mandragora. Trattativa serrata tra Torino e Juventus per il riscatto del centrocamp­ista: il termine scade oggi e il prezzo di partenza pattuito un anno e mezzo fa è di 14 milioni. Il club granata lavora per strappare delle condizioni più convenient­i: filo diretto tra le due sponde della città.

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