Corriere Torino

Incendio in piena notte nel «Camplus Regio Parco» Evacuati duecento studenti

L’origine delle fiamme sarebbe stata nell’impianto di areazione Dopo l’intervento dei vigili del fuoco i ragazzi sono rientrati

- Massimo Massenzio

«Uscire di corsa e ritrovarsi in strada è stato molto brutto, ma ci siamo sentiti subito protetti, perché le squadre della sicurezza interna sono intervenut­e subite». Il mattino dopo il «grande spavento» nella hall della residenza universita­ria «Camplus Torino Regio Parco» l’incendio divampato nella notte fra giovedì e venerdì è l’argomento principale di conversazi­one. Gli studenti scendono a gruppi e vengono radunati nel grande spazio di fronte all’ingresso principale per ricevere indicazion­i.

La nuovissima struttura di via Perugia 45, inaugurata meno di un anno fa, non ha subito particolar­i danni, ma deve essere comunque evacuata per questioni di sicurezza.

Gli studenti, molti dei quali sono stranieri, ricevono indicazion­i in italiano e inglese sulle loro nuove destinazio­ni, trascinano i trolley all’esterno e si mettono in coda per il taxi. Camplus ha provveduto a sistemarli in altre residenze o in alberghi: «Noi andremo al Lingotto, altri al complesso Aldo Moro, vicino a Palazzo Nuovo — conferma un gruppo di studenti turchi —. Ci hanno detto che staremo via almeno una notte, ma cercherann­o di farci rientrare il prima possibile. Le fiamme? Non le abbiamo neppure viste».

Che cosa sia successo giovedì sera non sembra saperlo nessuno. L’allarme è scattato poco dopo le 22 quando è arrivato l’avviso per tutti gli studenti di lasciare le proprie stanze e radunarsi nel punto di ritrovo all’esterno della palazzina: «Non è stato troppo traumatico, le procedure antincendi­o hanno funzionato, certo che però l’attesa fuori è stata lunga — racconta uno studente di Brescia —. Quattro ore che non passavamo mai. Neppure io ho visto fuoco o fumo, ma mi hanno detto che a dare l’allarme sono stati dei residenti della zona». In base alle ricostruzi­oni della polizia, intervenut­a in via Perugia assieme ai vigili del fuoco, la prima segnalazio­ne è arrivata da alcuni ragazzi che abitano in un palazzo alle spalle di via Perugia. Dalla loro terrazza hanno visto alcune «scintille» sul tetto della residenza universita­ria e sono corsi ad avvisare il personale che ha subito attivato la squadra interna che si occupa di sicurezza. Circa 150 studenti sono stati evacuati, non ci sono stati feriti, ma tutti i ragazzi sono potuti tornare nelle camere solo dopo le 2,30, quando è arrivato il via libera dei vigili del fuoco. La palazzina Regio Parco è stata presidiata tutta la notte, i pompieri hanno eseguito nuovi controlli e, già nella giornata di oggi, gli studenti potranno rientrare nella residenza. In base alle prime ricostruzi­oni si sarebbe verificato un piccolo incendio all’impianto di aerazione

«Trovarsi in strada è stato molto brutto, ma ci siamo sentiti subito protetti»

che avrebbe interessat­o alcune apparecchi­ature elettriche. «Si è trattato di un principio d’incendio che è stato immediatam­ente circoscrit­to e spento grazie al tempestivo intervento del personale della struttura assieme ai vigili del fuoco — precisa Camplus —. Il residence è stato sgomberato per consentire i rilievi tecnici necessari a chiarire le cause di quanto accaduto. Camplus sin dal primo momento sta collaboran­do con le autorità per mettere in luce la dinamica dei fatti».

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Il soccorso L’intervento dei vigili del fuoco nel Camplus

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