Juve, il tempo delle ali
Di Maria torna per dare una risposta al club bianconero che nelle stesse ore stringe con l’eintracht per avere Kostic
Il tempo delle risposte è questo. Sono giorni, settimane, che alla Continassa aspettano un verdetto da Angel Di Maria. Al di là del concetto di ultimatum, che una volta ventilato (non avendo sortito effetti) è stato poi seguito da un nuovo affondo, la Juve non può aspettare in eterno le riflessioni dell’argentino. Che resta obiettivo principale, forse non unico ma quasi, per andare a colmare il vuoto lasciato da Paulo Dybala.
Da quando i suoi agenti hanno bussato (anche) alla porta della Juve per proporre l’opportunità di ingaggiare Di Maria, infatti, Max Allegri non ha avuto dubbi su chi fosse il giocatore giusto per l’attacco bianconero: El Fideo, appunto. E quando la doppia proposta presentata dal club aveva ottenuto un no (per il biennale da 7,5 milioni netti grazie ai vantaggi fiscali del Decreto Crescita) e un forse (per un contratto di un solo anno ma a soli 5,5 milioni), il pugno duro della Juve è durato ben poco: un po’ perché le alternative per vari motivi non stavano mettendo tutti d’accordo, un po’ perché Allegri continuava a spingere per ottenere Di Maria. A ogni costo, o quasi. Così la Juve ha accettato di dover aspettare ancora (e ancora e ancora), alzando strada facendo l’offerta anche sulla semplice base annuale con opzione per la seconda stagione fino a 7 milioni netti più bonus. Il tutto mentre da Barcellona non arrivavano i segnali sperati dall’argentino, in cima alla lista delle preferenze restava forse il club blaugrana e rientrava comunque un passaggio romantico al Benfica da dove era iniziata la sua avventura europea.
E ora ci siamo, dagli ultimi contatti tra la Juve e l’entourage di Di Maria è emersa la volontà di dare una risposta tra questo week-end e l’inizio della prossima settimana, facendo filtrare un moderato ottimismo figlio anche del fatto che se finora non era arrivato il sì, comunque non era nemmeno stato rifiutato il contratto alle proprie condizioni temporali. Si avvicina quindi una svolta chiave per il mercato bianconero e per la Juve che verrà, se dopo Paul Pogba anche Di Maria sposasse il progetto di Allegri sarebbe già tutta un’altra squadra.
Con la dirigenza bianconera che punta a mettere le ali per innescare nel migliore dei modi Dusan Vlahovic, almeno a livello teorico continua a essere il 4-3-3 il sistema per cui si proverà a costruire il nuovo organico, aspettando anche il rientro di quel Federico Chiesa che negli scorsi giorni ha ribadito il fatto di sentirsi un attaccante esterno e di aspettarsi una gestione anche tattica che possa permettergli di essere sfruttato per quel che è il suo potenziale naturale.
Dopo la sospensione della trattativa legata ad Alvaro Morata, partita da giocare a fuoco lentissimo d’ora in poi, è arrivata anche la decisione di provare a stringere per Filip Kostic dell’eintracht Francoforte: caratteristiche completamente diverse dallo spagnolo ma apparentemente alternativo almeno in questa fase è l’investimento previsto, intesa sull’ingaggio individuata da tempo per un triennale da 2,5 milioni, si lavora con l’eintracht (che pure spera nel rinnovo del serbo) attorno a una cifra da circa 15 milioni quando manca un anno alla scadenza di contratto. Parallelamente non si molla affatto la pista che può portare a Nahuel Molina: l’esterno destro argentino dell’udinese è pronto al grande salto, da tempo nel mirino anche dell’atletico Madrid e altri top club è in questo momento al centro di un intreccio di mercato che vede i friulani puntare al massimo incasso, con quella valutazione da 25-30 milioni che rallenta un po’ tutto mentre la Juve spera di poter abbassare la cifra inserendo almeno una contropartita.