Troppo caro spostarsi per le vacanze così vince il turismo di prossimità
Un nuovo mercato: il turista è chi abita nella città accanto «Oggi fa tendenza scoprire la località ancora poco nota»
Il Piemonte piace, specie ai piemontesi. A Sestriere nel 2021 si sono registrati 90 mila turisti, per il 92% italiani. O meglio, piemontesi con qualche presenza di liguri e lombardi. Lo stesso dato si registra nel resto delle città gettonate come nei piccoli borghi: da Ostana a Viù. Si chiama turismo di prossimità, con numeri da capogiro: sono quasi nove milioni i visitatori che nel 2021 sono stati registrati in Regione tra strutture ricettive e alberghi. Voli low cost ed Eurovision non c’entrano nulla: in oltre 6 milioni si sono spostati dal Piemonte stesso, o al massimo dalle regioni vicine. Di fronte a contagi e conflitti, caro benzina, smartworking, il turista è diventato chi abita nella città accanto.
Il Piemonte piace, specie ai piemontesi. A Sestriere nel 2021 si sono registrati 90 mila turisti, per il 92% italiani. O meglio, piemontesi con qualche presenza di liguri e lombardi. Lo stesso dato si registra nel resto delle città gettonate come nei piccoli borghi: da Ostana a Viù.
Si chiama turismo di prossimità, con numeri da capogiro: sono quasi nove milioni i visitatori che nel 2021 sono stati registrati in Regione tra strutture ricettive e alberghi (fonte Osservatorio Turistico Regione Piemonte). Voli low cost ed Eurovision non c’entrano nulla: in oltre 6 milioni si sono spostati dal Piemonte stesso, o al massimo dalle regioni vicine. «Avevamo ancora l’incertezza del Covid, i voli dall’estero erano ancora in standby — spiega Beppe Carlevaris presidente di Visitpiemonte —. Abbiamo quindi puntato sulla comunicazione di prossimità, arrivando alla Liguria e alla Lombardia». Di fronte a contagi e conflitti, caro benzina, smartworking, il turista è diventato chi abita nella città accanto. Facendo ritornare di moda le vecchie gite fuori porta o l’avventura tra le vie del quartiere vicino. «Negli ultimi giorni sono stati presi d’assalto i laghi, la montagna del torinese e del cuneese. Oggi fa tendenza scoprire il borgo che ancora nessuno conosce» constata Carlevaris. Ma si può parlare davvero di turismo? Sicuramente è una presenza che fa bene ai territori. Ma l’organizzazione mondiale del Turismo parla chiaro: è turismo per le «persone che effettuano uno spostamento o soggiornano al di fuori dall’abituale ambiente almeno per 24 ore». Così si inizia a storcere il naso in alcuni casi. È del mese scorso l’idea di emettere un ticket per chi arriva a Barolo per contenere i numeri dei visitatori. Nelle gettonate Bardonecchia, Claviere e Cesana i ristoratori sono aperti solo nel fine settimana nonostante il boom di prenotazioni di questi giorni. «Contiamo di mettere dei controlli anche quest’estate. L’area vicino Cafasse sulla SP1 è sempre molto affollata, come la zona vicina al ponte del Diavolo — racconta Fabrizio Vottero Bernardina sindaco di Lanzo, gettonata dai «merenderos» della domenica
Il contesto
Tra contagi e conflitti, smartworking e caro benzina così cambiano le vacanze
—. Accendono braci non autorizzate o lasciano rifiuti». L’ultimo incontro dell’unione dei Comuni Montani ha cercato di venirne fuori dal turismo «mordi e fuggi». La lamentela arriva anche dai borghi più gettonati — come la Goja del Pis di Almese o il lago d’orta — troppo affollati nel weekend. «Ricordiamoci che fino a qualche mese eravamo fermi — ribatte Visitpiemonte —. Non credo ci siano ancora le certezze per lamentarci se non arriva solo il turista di qualità dal lunedì al venerdì». Una constatazione che arriva anche dalla Regione. I nuovi voucher vacanza partiranno da luglio «sono pensati proprio per vivere un’esperienza di più giorni — spiega Carlevaris —. In tutto quattro: due giorni li paga il cliente, uno l’albergatore e l’altro il voucher. Così evitiamo il sovraffollamento nei weekend». Con un richiamo: «Al momento il mercato di prossimità è locale o dalle regioni vicine — conclude Carlevaris —. Dopo il successo di Eurovision e i voli per Torino in full book al 90% prepariamoci alla prossima estate al mercato di prossimità internazionale, chi ha visto le grandi attrazioni di Torino ora è curioso di qualcosa di esclusivo».