Corriere Torino

Conte o Di Maio? Il bivio di Appendino, Castelli e gli altri

La crisi del M5S rischia di pregiudica­re i destini degli eletti piemontesi alle prossime Politiche

- G. Guc.

Con Conte o con Di Maio? Attorno a questo dilemma ruotano le sorti del Movimento 5 Stelle (o di quel che sarà) ma anche i destini personali di ciò che resta della pattuglia piemontese degli eletti penstastel­lati in Parlamento, Regione e Comune. Contiani o dimaiani potrebbero diventare due categorie fondamenta­li tra un anno, quando gli elettori saranno chiamati alle urne per rinnovare Camera e Senato. Da queste dipenderà il futuro politico di molti 5 Stelle piemontesi, dalla viceminist­ra Laura Castelli all’ex sindaca Chiara Appendino, l’elezione o la rielezione a cui molti di loro aspipiemon­tesi rano, anche se il terreno ora è diventato doppiament­e scivoloso.

Già in partenza le condizioni saranno più difficili: il numero di seggi contendibi­li, dopo la riforma sul taglio dei parlamenta­ri voluta dallo stesso M5S, sarà di gran lunga inferiore a quello attuale. E a tutto questo bisognerà aggiungere la complicazi­one di un Movimento balcanizza­to oltre che ai minimi storici in termini di consenso, come hanno dimostrato i risultati delle ultime amministra­tive: ad Asti e Alessandri­a è crollato dal 15 al 3 per cento. Ripetere i numeri del 2018, quando il responso delle urne ha consentito ai 5 Stelle di portare a Roma 8 deputati e 4 senatori, è pura utopia.

Lo sanno gli stessi protagonis­ti, alle prese in questi giorni con la risposta a un dilemma (Conte o Di Maio?) che, se sbagliata, potrebbe pregiudica­rne la carriera una volta per tutte. Alcuni posizionam­enti appaiono naturali: quello della viceminist­ra Laura Castelli, anche lei, come il ministro degli Esteri, al secondo mandato, e quello del deputato torinese Davide Serritella, anche lui dimaiano; così come quelli della ministra Fabiana Dadone e dell’eletto a Montecitor­io Luca Carabetta, entrambi tra i pretoriani dell’ex premier. Anche

Appendino dovrebbe figurare tra questi ultimi, quantomeno per il ruolo di responsabi­le della scuola di formazione del partito in cui l’ha voluta proprio Conte. Lo stesso dicasi per il capogruppo a Palazzo Civico, Andrea Russi, anche lui membro di uno dei comitati nati dalla riorganizz­azione voluta dall’avvocato. Dovrebbe annoverars­i tra i contiani poi la ex responsabi­le del dicastero dell’istruzione Lucia Azzolina, anche se nel suo caso, come forse in quello dell’ex sindaca, molto dipenderà dalla piega che gli eventi prenderann­o nelle prossime ore.

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Viceminist­ra Laura Castelli sta con Di Maio Anche la sua rielezione si gioca sulla questione del doppio mandato
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Capogruppo Andrea Russi
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Ex sindaca Chiara Appendino
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Contro Luigi Di Maio e Giuseppe Conte

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