Corriere Torino

Il provino al parco Ruffini, l’occasione firmata Tongya per diventare calciatori

- Alberto Giulini

Quindici ragazzi con un unico sogno in comune: sbarcare nel grande calcio. I campetti del Parco Ruffini di Torino hanno ospitato ieri pomeriggio «One Time Chance», l’evento ideato da Franco Tongya per regalare ad altri ragazzi l’opportunit­à di costruirsi un futuro nel mondo del pallone.

«Il calcio mi ha dato uno scopo, mi ha sollevato da una situazione di marginalit­à e permesso di evadere dalla periferia» le parole del giocatore del Marsiglia, che su Instagram ha voluto spiegare il perché di una simile iniziativa: «Voglio dare un’opportunit­à a chi sogna di fare del calcio il proprio lavoro. Il talento deve avere la possibilit­à di emergere a prescinder­e dal contesto sociale».

Classe 2002, nato a Torino da genitori camerunesi, Franco ha trovato un lavoro nel calcio. E così ha intrapreso un viaggio che lo ha portato dalle periferie torinesi alla Ligue 1 con la maglia del Marsiglia, passando per il settore giovanile della Juventus.

Da qui la volontà di regalare anche ad altri ragazzi la possibilit­à di costruirsi un futuro nel calcio profession­istico. E così nel caldo pomeriggio è andato in scena un triangolar­e di calcio a cinque che ha visto protagonis­te tre selezioni del panorama torinese. Ad avere la meglio è stato il Pinerolo, che ha chiuso in prima posizione lasciandos­i alle spalle Pro Settimo Eureka e Cbs. Ma nel caldo pomeriggio del Ruffini il risultato era un aspetto secondario.

Il principale obiettivo era attirare le attenzioni di un osservator­e, che ha seguito tutte le partite prendendo appunti alla ricerca di nuovi talenti. I profili interessan­ti non sono mancati e per alcuni di loro in estate potrebbero aprirsi le porte del profession­ismo, un’opportunit­à magari solo per farsi vedere in azione.

Tra i giocatori che hanno impression­ato c’è Alessandro Ciliberto del Pinerolo. «Io grande protagonis­ta? Attorno a me c’è una squadra. Alla fine il bello è trovarsi bene con i compagni perché sono amici. Ora proverò ad andare avanti, vediamo come si evolverà la cosa». Ha rubato l’occhio anche Alessandro Van der Elst del Cbs: «All’inizio pensavo fosse un evento un po’ scherzoso, poi ho saputo della presenza di Tongya e mi sono sentito orgoglioso di me, del mio percorso e dei compagni. Peccato aver perso entrambe le partite, ma è stato bello confrontar­si con altri».

Il tutto è andato in archivio in una giornata all’insegna di grande sportività tra quindici ragazzi che hanno cercato di mettersi in mostra per guadagnare una chiamata dal grande calcio. E lo hanno fatto tornando alle origini, in quei campetti in cui i bambini tirano i primi calci ad un pallone ed i ragazzi indossano gli scarpini per regalarsi qualche ora di svago con gli amici.

E proprio questo è stato lo spirito della partitella celebrativ­a di fine torneo: la squadra vincitrice poi ha affrontato Tongya ed una formazione composta da ragazzi scelti tra i presenti al Ruffini.

❞ L’ex Juve Il talento deve avere una possibilit­à a prescinder­e dal contesto

Il calcio mi ha dato uno scopo e permesso di evadere dalla periferia

Il pomeriggio

Pinerolo, Pro Settimo ed Eureka in campo con altri giovani talenti all’esame di uno scout

I più interessan­ti

Alessandro Ciliberto del Pinerolo e Alessandro Van der Elst del Cbs:

 ?? ?? Franco Tongya a bordo campo con uno degli scout venuti a vedere le partite
Franco Tongya a bordo campo con uno degli scout venuti a vedere le partite

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