Russi (M5S) punta il dito sulle nomine: «Cambiano regole per Gtt»
Il pentastellato: «Solo così Lancione è compatibile». Il sindaco: «Più donne non solo nei cda ma ai vertici»
«Senza queste modifiche, la prospettata designazione di Serena Lancione come amministratrice delegata di Gtt non sarebbe stata possibile». A puntare il dito sulle intenzioni che si celerebbero dietro alla riforma del regolamento comunale sulle nomine varata ieri a Palazzo Civico, è il capogruppo del M5S in Sala Rossa, Andrea Russi.
Tra i codicilli depennati ce ne sono alcuni che, secondo il più strenuo oppositore del sindaco Stefano Lo Russo, avrebbero bloccato la chiamata della attuale direttrice di Bus Company alla guida dell’azienda comunale dei trasporti di corso Turati. «Sarebbe risultata incompatibile — attacca Russi, senza suscitare reazioni o smentite —, perché dirige una società partecipata dalla stessa Gtt. Per questo, nel caso in cui la nomina venisse formalizzata, chiederò conto degli eventuali conflitti di interesse che potrebbe emergere».
Approvata dal Consiglio comunale con 22 voti a favore e 2 contrari (quelli del Movimento 5 Stelle), la modifica del regolamento nomine semplifica e snellisce la trafila burocratica che porta alla designazione dei manager e dei rappresentanti della città nelle società e negli enti partecipati. Tra le novità, l’istituzione di un albo unico a cui i candidati dovranno iscriversi di anno in anno, una maggiore discrezionalità del sindaco sui tempi di nomina, l’allentamento dei vincoli sul limite dei due mandati (ora basterà fare una pausa di due anni) e una estensione del principio della rappresentanza di genere che va oltre le quote rosa stabilite per legge.
Una mossa, quest’ultima, accolta con favore dal primo cittadino. «Noi abbiamo uno squilibrio di rappresentanza di genere nelle aziende pubbliche che, se si prendono in esame le figure esecutive, è drammatico — fa notare Lo Russo —. Non possiamo quindi limitarci a garantire la presenza delle donne nei consigli di amministrazione, ma dobbiamo fare in modo che le donne diventino presidenti e amministratrici delegati delle società». Così il sindaco coglie l’occasione per farsi vanto delle recenti nomine, tra cui quella di Paola Bragantini alla presidenza dell’amiat, l’azienda dei rifiuti. «Io ho ereditato una situazione in cui non c’erano donne al vertice delle aziende (tranne Trm per appena un anno, ndr )— sostiene Lo Russo —. Dobbiamo dunque fare di più, perché sono convinto che ci sono donne capaci di guidare le aziende pubbliche».
E la scelta di Lancione, classe 1978, direttrice di Bus Company e presidente dell’associazione di categoria Anav Piemonte, sembrerebbe andare in questa direzione. «Dobbiamo andare oltre il mero rispetto formale delle quote di legge, fissate attualmente al 33 per cento — afferma il primo cittadino —, e dare alle donne ruoli esecutivi di primo piano. È mia intenzione proseguire su questa strada». E Gtt, dopo Amiat, potrebbe rappresentare la prossima fermata.
❞ L’attacco Si cambiano le regole ma i conflitti di interesse restano e ne chiederò conto