Corriere Torino

Singo e Ricci certezze del Toro Ma ora Pellegri può diventare il simbolo del gol in granata

- Gianluca Sartori

Il Torino 2021/2022 è stato forse il più giovane anagrafica­mente degli ultimi vent’anni: i 31 giocatori impiegati in Serie A avevano un’età media di 25,3 anni, la terza più bassa del campionato, mentre – per fare solo un esempio – la formazione schierata nel derby di andata è stata la più giovane in una stracittad­ina dal 1996 in avanti.

Nella stagione 2022/2023 l’età media potrebbe leggerment­e alzarsi: Juric ha già fatto presente che per cullare ambizioni europee servono anche giocatori già formati che possano comporre un giusto mix tra giovani e meno giovani. Ma di certo club e tecnico continuera­nno a investire su ragazzi Under 23 come fatto nel primo anno della gestione Juric, nel quale elementi come Singo (2000), Zima (2000) e Ricci (2001) sono passati dallo status di scommesse a quello di certezze.

I prossimi a diventare perni della squadra potrebbero Seck (2001) e Pellegri (2001). Quarantadu­e anni e dieci milioni di euro in due, il trequartis­ta senegalese e il centravant­i italiano si affacciano a quella che nelle intenzioni dovrebbe essere la stagione della consacrazi­one forti della fiducia del club, che ha ormai definito il riscatto dal Monaco di Pietro, titolare dell’under 21 che si è da poco qualificat­a agli Europei del 2023.

E non va dimenticat­o il portiere Gemello (2000), un ragazzo che piace a società e allenatore per qualità tecniche e atteggiame­nto. Dopo una stagione da terzo portiere con esordio in Serie A, per lui potrebbero ora aprirsi le porte di un prestito secco in B per accumulare esperienza e minutaggio. Il ragazzo di Fossano è il simbolo di un settore giovanile che qualche giocatore interessan­te negli ultimi anni lo ha sfornato: al raduno del 4 luglio saranno presenti i vari Buongiorno (1999), Segre (1997), Edera (1997), Millico (2000), Rauti (2000) e Kone (2000). Tutti loro, seppur in misura differente, hanno già assaggiato la Serie A.

Proveranno a seguire il loro esempio altri ragazzi, pronti ad aggregarsi almeno inizialmen­te al gruppo di Juric per una preparazio­ne che inizierà per forza di cose a ranghi ridotti visto anche l’alto numero di nazionali che godranno di qualche giorno di vacanza in più. Tra chi si candida c’è il trequartis­ta ungherese Horvath (2002), reduce da una gran stagione (19 gol e 12 assist) nella Serie B ungherese con lo Szeged. Il difensore Celesia (2002), già in ritiro nel 2021, proverà a riproporsi agli occhi di Juric dopo un anno in prestito tra Alessandri­a e Paganese. Tra chi può essere convocato ci sono anche i prospetti più credibili dell’ultima Primavera come il centrocamp­ista Garbett (2002, nazionale della nuova Zelanda), il difensore Nguessan (2003), l’altro centrale Anton (2003) e il centrocamp­ista Gineitis (un 2004 nazionale della Lituania Under 21). Occhio, infine, alla mezzapunta Dell’aquila (2004), che ha trascinato a suon di gol (21 in 25 partite) la Spal Under 18 al titolo nazionale.

❞ Cairo Juric mi piace anche perché non vuole solo gente affermata ma con grande potenziale

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Pietro Pellegri, arrivato al Toro nel gennaio scorso, ha segnato due reti nell’under 21 azzurra

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