Corriere Torino

L’arte contempora­nea esce «A Cielo aperto»

- A.mart. M.fran.

Non solo Torino, ma il Piemonte è sempre più territorio di esposizion­e pubblica di opere d’arte contempora­nea. Sabato, nelle Langhe, è la volta dell’inaugurazi­one dell’opera «The presence of absence pavilion di Olafur Eliasson», uno dei grandi nomi dell’arte mondiale, nell’ambito del progetto «A cielo aperto 2022». L’iniziativa, con la curatela scientific­a e il supporto tecnico del Castello di Rivoli Museo d’arte Contempora­nea (grazie alla direttrice Carolyn Christov-bakargiev con le curatrici Marcella Beccaria e Marianna Vecellio), celebra un doppio appuntamen­to: l’ottavo anniversar­io del riconoscim­ento Unesco ai Paesaggi vitivinico­li di Langhe, Monferrato e Roero e i 30 anni della Fondazione CRC, particolar­mente attiva proprio sul fronte della riqualific­azione paesaggist­ica e di sostegno alla cultura attraverso committenz­e di arte pubblica, e legata da un rapporto di collaboraz­ione proprio con il Castello di Rivoli. In passato le due istituzion­i hanno infatti unito le forze anche per mostre come «E luce fu» al Complesso Monumental­e di San Francesco a Cuneo e «Respirare» per la personale di William Kentridge alla Chiesa di San Domenico ad Alba. Il progetto «A cielo aperto» vede coinvolti ben 4 artisti di fama internazio­nale come il già citato Olafur Eliasson (Copenaghen 1967) insieme a Michelange­lo Pistoletto (Biella 1933), Otobong Nkanga (Kano 1974) e Suzanne Phillipsz (Glasgow 1965). Le opere degli artisti invitati sono state acquisite dalla Fondazione CRC e verranno collocate, rispettiva­mente, presso il Castello di Grinzane Cavour, a Cuneo, Bra e Mondovì. Si tratta di un progetto che mette al primo posto la fruizione dell’opera d’arte in un contesto di libertà, decisament­e (e non casualment­e) in opposizion­e alle limitazion­i imposte negli ulti- mi due anni. Come ha sottolinea­to Carolyn Christov-bakargiev, «è ora di uscire all’aria aperta. Un progetto come questo, fortemente voluto dalla Fondazione CRC, ci ricorda come l’arte abbia effetti curativi e benefici sul pubblico e ci chiama anche alla nostra responsabi­lità verso l’ambiente, cosi ricco di stimoli estetici e cosi aperto ad accogliere le opere d’arte».

Si associa il presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola che sottolinea che «la lunga e proficua collaboraz­ione costruita negli anni con il Castello di Rivoli ci offre l’opportunit­à di portare in provincia di Cuneo le opere di quattro grandissim­i artisti internazio­nali. Un’operazione culturale unica, che lascera un segno in quattro luoghi emblematic­i per la Fondazione».

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Il progetto rende omaggio al territorio patrimonio dell’unesco

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