La Juve spinge su De Ligt: vuole blindare la difesa e ora mette fretta all’olandese
Il braccio di ferro continua. La Juventus non molla la presa su Matthijs De Ligt, corteggiato da tanta Europa che conta. In testa ci sono i club di Premier, su tutti il Chelsea chiamato a rimpiazzare Rüdiger e Christensen e quel Liverpool che vorrebbe affiancare il bianconero al suo connazionale Van Dijk. In questi giorni è previsto un nuovo incontro tra i bianconeri e l’entourage dell’olandesone, guidato dall’avvocata Pimenta che rappresenta anche quel Pogba di rientro dopo sei anni al Manchester United.
Al centro dei dialoghi ci sarà il rinnovo del contratto in scadenza nel 2024. Il ds Cherubini vuole allungare il termine fino al 2026 mantenendo la parte fissa dell’ingaggio a quota 8 milioni, con buona pace della spending review bianconera. A calare sarebbero quei bonus che oggi fanno schizzare lo stipendio di Matthijs fino a quota 11-12 milioni.
La nuova proposta renderebbe più ostico sbloccare questi stessi bonus. Ma il nodo della questione non sarà tanto la retribuzione da Paperone di De Ligt, semmai la clausola rescissoria al momento fissata a quota 125 milioni.
Al momento, sì, perché l’estate prossima la somma è destinata a salire fino a 140 milioni. Una cifra pre-covid che l’olandese vorrebbe ritarare in modo da assicurarsi una scappatoia. L’avvocata Pimenta chiederà di fissarla intorno agli 80 milioni, cifra che però sarebbe troppo bassa per la Juve. E poi ci sarà da rassicurare dal punto di vista tecnico Matthijs, che un paio di settimane fa aveva detto di «guardare sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo: due quarti posti di fila non sono sufficienti, dovremo fare dei passi avanti, così è deludente».
Alla Continassa non solo non lasciano De Ligt ma puntano a raddoppiare il muro affiancando all’olandese un altro colosso come Koulibaly. Quasi impossibile trattare con il Napoli che valuta KK non meno di 40 milioni e non accetta contropartite. Metà della spesa, 20 milioni, verrebbe garantita dai soldi promessi ai bianconeri dall’atalanta per riscattare Demiral. Non fosse che la Dea verserà quella cifra in quattro rate annuali e non fosse che la Juve deve ancora versare 30 milioni all’ajax per completare l’acquisto dello stesso De Ligt.
Intanto, restando in difesa, si registra la confessione di De Sciglio al portale Cronache di Spogliatoio. Il cursore fresco di rinnovo fino al 2025 ha raccontato il suo rapporto speciale con Allegri: «Non sono il suo figlioccio. Tra di noi è nato un legame speciale, ma non mi ha mai favorito».
De Sciglio è tornato sul momento più difficile della sua carriera, quando al Milan si è sentito «dato in pasto ai tifosi». Convivere con le critiche, spesso preventive, non è affatto facile: «Mi ha ferito l’accanimento». Un problema affrontato con un mental coach: «Mi ha detto che ho sfiorato la depressione, uno stato in cui nessuno si accorge di entrare».
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