Corriere Torino

E «Una questione privata» rivive sul palco

- Luc. Cast.

Anche a Torino si ascolta Beppe Fenoglio. Martedì sera la stagione Summer Plays del Teatro Stabile presenta Over the Rainbow, recente produzione dell’accademia dei Folli che dopo i primi passaggi nella sede della compagnia al Teatro-studio Bunker e il 25 aprile al Sacrario del Martinetto si concede un’elegante notte di inizio estate al Gobetti.

Lo spettacolo prende spunto e titolo dalla celebre canzone da cui il mondo rimase folgorato nel 1939, quando la vide intonata da Judy Garland nel film Il mago di Oz , e che nell’universo fenogliano svolge un ruolo fondamenta­le e passionale nel romanzo Una questione privata.

«È il brano che Milton e Fulvia ascoltano fino a consumarlo, sul grammofono a casa di lei, assieme agli altri dischi jazz di cui sono innamorati», racconta Carlo Roncaglia, direttore artistico dell’accademia e regista dello spettacolo.

«Ma Over the Rainbow non è una semplice trasposizi­one di Una questione privata ,di cui in scena si vede praticamen­te solo un capitolo», aggiunge Roncaglia. «È qualcosa di simile a ciò che avevamo fatto con I promessi sposi di Manzoni: il tentativo di smontare il meccanismo del romanzo. Con la nostra cifra ironica e, in questo caso, utilizzand­o anche la musica e Italo Calvino».

La musica, in gran parte riarrangia­ta e suonata dal vivo, assumerà forme sfuggenti, concedendo­si anche qualche piccolo strappo temporale: ci sarà Over the Rainbow, ci saranno canti legati alla guerra e ai partigiani come Bella ciao e Fischia il vento, ma ci sarà anche un Elvis Presley catapultat­o dal vicino futuro. I brani saranno eseguiti dal trio formato da Andrea Cauduro (chitarra baritono), Enrico De Lotto (contrabbas­so) e dallo stesso Roncaglia (voce e percussion­i), che affiancher­à il cast di attori sul palco. E a completare il repertorio ci sarà anche un brano firmato da Italo Calvino con Sergio Liberovici, Oltre il ponte.

«Calvino, però, ha un ruolo molto più importante», dice Roncaglia. «È il Virgilio della serata, la guida che prende per mano lo spettatore fin dall’inizio, quando alla sua scrivania scopre il manoscritt­o di Fenoglio e ne rimane sconvolto. Questa non è una licenza, è avvenuto davvero: fu proprio Italo Calvino a definire Una questione privata come il romanzo definitivo della Resistenza, quello che riusciva a raccontarl­a parlando di uomini e donne, più che di soldati e partigiani».

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In scena Un momento dello spettacolo dedicato a Fenoglio

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