Pogba è l’unica certezza Poi, molto dipenderà dai «casi» Di Maria e De Ligt
Pogba, e poi? A otto giorni dal raduno, l’unica novità in casa Juve riguarda il ritorno del francese, indubbiamente un bel modo per intraprendere la scalata al vertice dopo una stagione senza titoli. Il problema è che, attorno a Paul, ci sono tante incognite, che non lasciano tranquillo Allegri. L’auspicio del tecnico sarebbe di avere a disposizione per l’inizio della preparazione una rosa il più possibile definita, considerando che la nuova stagione incombe e sarà decisamente atipica nel suo svolgimento, con lo stop a metà novembre per i Mondiali. La realtà, invece, al momento è distante dalle attese di Max: il processo di ricostruzione è in pieno divenire e avanza più a rilento del previsto e delle necessità, così l’allenatore attende con una certa inquietudine gli sviluppi. La clessidra scorre e un senso di incertezza e incompletezza avvolge praticamente tutti i reparti, tra trattative che non decollano, sia in entrata che in uscita, e insoddisfazioni individuali che aprono a scenari impensabili fino a poco tempo fa. Come nel caso di De Ligt, che si avvicina ad un clamoroso addio, dopo che la trattativa per il rinnovo del contratto si è arenata e il difensore ha manifestato l’intenzione di andare via. Il Chelsea preme e ha già offerto 45 milioni più Werner. Proposta che non scalda la Juve, ferma nel chiedere i 125 milioni della clausola rescissoria. In verità, anche 80-90 milioni potrebbero bastare.
L’eventuale partenza dell’olandese aprirebbe una voragine dal punto di vista tecnico nella difesa juventina, già orfana di Chiellini. La risposta potrebbe essere Koulibaly, l’obiettivo principale, ma bisogna vincere la resistenza del Napoli. Missione non semplice, così come ottenere una risposta definitiva da Di Maria, che non ha ancora scelto tra bianconeri e Barcellona e chiede altro tempo per riflettere. «La Juve è il club più grande d’italia, una delle squadre interessate a me. Al momento sto riflettendo, ma mi concentro sulle vacanze e la famiglia», ha detto ieri il Fideo ad Espn. La telenovela si allunga ulteriormente, quindi. Nei pensieri di Allegri, Di Maria sarebbe il rinforzo ideale per leadership, qualità e caratura internazionale per un attacco che ha perso Dybala, Bernardeschi e Morata e che, al momento, può contare soltanto su Vlahovic. Attorno al bomber serbo, il reparto è tutto da costruire, considerato che pure Kean è in bilico e che Chiesa non tornerà prima dell’autunno. Servono un vicevlahovic, che per ora non ha un volto, e degli innesti sulle ali: Kostic, Berardi e Zaniolo sono le piste battute. A centrocampo, poi, la situazione non è meno nebulosa. Pogba e Locatelli sono le due certezze; gli altri - dagli esuberi Arthur e Ramsey a Rabiot, che vuole andarsene, fino a Mckennie e perfino Zakaria - sono tutti cedibili. Paredes del Psg è più di un’idea per aggiungere il playmaker che tanto manca. La Juve, insomma, è ancora un cantiere aperto. E il tempo stringe.