MESTIERI 4.0 LA BELLEZZA DEL FARE
E i mestieri della sostenibilità, del riciclo, del riuso sono molto in linea con i sogni dei ragazzi. Basta che la domanda e l’offerta di sogni e competenze trovi un terreno comune, che sono l’impresa e la scuola. Certo, il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, da economista industriale conosce bene questa fusione necessaria, al punto che sta lavorando ad una riforma degli Istituti tecnici e delle scuole professionali alle quali il Paese non riserva la dignità che meritano. Perché il made in Italy, dalla meccanica al tessile passa attraverso quei saperi e quel saper fare. Un progetto, quello del Recycling Hub, che potrebbe diventare un punto di attrazione per giovani di tanti luoghi, anche dall’estero. Perché questa è sempre stata la forza dell’italia. Attrarre capitali finanziari, industriali e umani per restare competitivi. Biella è una specie di grande laboratorio di questo dialogo, a cominciare dal Protocollo d’intesa territoriale sui fabbisogni che è stato siglato da tutte le categorie e dai sindacati. Uno schema di lavoro che potrebbe essere replicato in altri distretti. Cercare, in giro per l’italia, le migliori pratiche di questo ricercare un terreno comune tra imprese e scuola, potrebbe essere un indirizzo di politica industriale ed educativa. Due facce dello stesso obiettivo, creare le condizioni per un Paese migliore. Cominciando, come sosteneva l’economista, Alfred Marshall dal fatto che «i fanciulli respirano i mestieri nell’aria»