«Io, prima sindaca ma non vinto solo perché donna»
Patrizia Manassero è il primo sindaco donna nella storia di Cuneo. Al ballottaggio ha confermato i pronostici che le assegnavano la fascia tricolore con un netto vantaggio sin dal primo giorno dopo il primo turno contro lo sfidante del centrodestra Franco Civallero. Una vittoria che in sé ha altri primati: oltre ad assegnare la fascia per la prima volta ad una donna è anche la conferma che la coalizione di centrosinistra, al governo ininterrottamente da trent’anni, potrà continuare a guidare la città nonostante il centrodestra, per la prima volta dopo decenni, sia riuscito ad arrivare al ballottaggio. Bancaria, 61 anni, Mancassero di certo non nuova alla politica. È stata ex senatrice Pd, ex assessore comunale e vice del primo cittadino uscente Federico Borgna, che dopo due mandati non poteva più ricandidarsi a sindaco. «Siamo tutti soddisfatti — racconta Manassero —. È un traguardo che premia la nostra scelta in vista del secondo turno. Una campagna fatta di contatti, convegni nelle piazze, incontri con i cittadini affrontando tempi difficili. Unico neo che spiace dover sottolineare è la bassa affluenza (a Cuneo ha votato soltanto il 36,74 per cento degli aventi diritto, 16.862 elettori su 45.892, ndr). Quello che voglio dire è che non sono diventata sindaco perché donna, è un tema che non ho mai trattato, ma esserlo diventato però mi fa felice. Ora la sfida sarà affrontare i problemi che la città ha e devono essere risolti. Mi piacerebbe poter aprire un confronto con tutti, dai consiglieri ai cittadini. Lavorerò anche per una maggior informazione. Il nostro obiettivo sarà quello di guardare al futuro».