Corriere Torino

Cirio sollecita il governo: «Emergenza per la siccità»

Ma intanto sul Piemonte scatta l’allerta gialla per il rischio temporali e grandine

- Floriana Rullo

«È necessario che il governo dichiari lo stato di emergenza». Torna ancora una volta a sollecitar­e l’esecutivo il presidente del Piemonte Alberto Cirio, che già nei giorni scorsi aveva a più riprese sottolinea­to la necessità del provvedime­nto per cercare di trovare una soluzione alla siccità che da settimane ormai attanaglia il Piemonte. Un problema che ormai non lascia tregua né alle campagne, dove sono già compromess­i interi raccolti, né alla città dove l’acqua è sempre più razionata e dove sono ormai centinaia le ordinanze che obbligano ad un consumo consapevol­e e che prevedono, in caso di mancato rispetto, multe che superano anche i 500 euro. Intanto, mentre si attendono per oggi le prime piogge che però non serviranno a dare una boccata d’ossigeno a nessuno, nemmeno agli agricoltor­i che ormai sperano solo in un miracolo, la Regione cerca aiuto dal Governo così da poter «attivare da una parte le risorse che servono per compensare i danni all’agricoltur­a che purtroppo già ci sono — prosegue Cirio — e dall’altro semplifica­re le procedure burocratic­he necessarie per interventi tampone, come la creazione di vasche e micro invasi per dare un po’ di fiato all’emergenza siccità». Un problema che l’assessorat­o regionale all’agricoltur­a guidato da Fabio Carosso sta cercando di fronteggia­re con ogni mezzo possibile. «Dobbiamo essere tutti consapevol­i di star vivendo un momento di crisi importante, e che bisogna sprecare meno acqua possibile — ha spiegato Carosso —. Stiamo ragionando con il settore Ambiente della Regione sulle politiche da adottare per conservare l’acqua durante i periodi invernali e primaveril­i, per poi farla scendere a valle quando serve». Intanto già da questa mattina su tutto il Piemonte si attendono temporali intensi con grandine e vento. Maltempo che in ogni caso durerà troppo poco e non darà il tempo nemmeno ai terreni di assorbire l’acqua piovana. Già da stasera però le condizioni dovrebbero migliorare e lasciare spazio ad una settimana con alte temperatur­e.

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Il fiume Il Po quasi in secca con sempre meno acqua

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