Dentro il Museo della Chimica dove è vietato non toccare
Aprirà il 1° luglio, in via Leinì 84 a Settimo Torinese, il nuovo Mu-ch, Museo della Chimica, negli spazi della ex Siva. Ideato dal Comune di Settimo e dalla Fondazione Ecm, lo spazio è stato progettato dal Gruppo Pleiadi — che ora ne ha la gestione per otto anni — e realizzato da Ett, grazie al Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane. Al piano terra, il visitatore viene accolto da un video introduttivo nel quale Renato Portesi che cos’era la Siva e da una saletta «planetario» dove rilassarsi e consultare alcuni libri concessi dalla Biblioteca Archimede. Poi il percorso prosegue al primo piano con 28 «exhibit», esperimenti interattivi. Dalle palline che descrivono lo stato degli atomi fino alla sfera ionizzata che mostra lo spostamento degli elettroni, per arrivare alle bolle di sapone, in grado di spiegare la distribuzione delle forze sulla superficie. Poi ci sono anche exhibit che mostrano lo spostamento degli elettroni nel corpo umano, dalla panchina da «accendere» toccando gli estremi per far passare corrente, alla sfera da toccare per vedere librare nell’aria i propri capelli, dimostrazione dello spostamento degli elettroni di carica negativa. «In questo museo — dice il direttore, Alessio Scaboro del Gruppo Pleiadi — è vietato non toccare. Il luogo è dedicato soprattutto ai bambini e si conclude nel Chemistry bar, dove “ordinare” dei cocktail che in realtà sono altri esperimenti: si ricevono i reaspiega genti e si mescolano. Progettare in questa ex fabbrica è stato un onore».
Alla chiusura, la struttura ha rischiato di finire all’asta, ma è stata acquisita dal Comune di Settimo. «Si è scelta la strada della divulgazione scientifica — aggiunge Dario Netto, direttore di Fondazione Ecm — e quando è stata firmata la convenzione, a febbraio 2021, la struttura era già completamente riqualificata». Con 1,2 milioni di investimenti è nato poi il museo, a tempo di record. «Questo luogo — aggiunge Elena Piastra, sindaca di Settimo — è un percorso di identità della città, che si muove intorno alla chimica (sono presenti diverse aziende di questo settore, ndr) e alla divulgazione scientifica. C’è anche una doverosa attenzione a Primo Levi». Al quale è riservato uno spazio in quello che, un tempo, era il suo ufficio. Ci sono libri, pannelli, immagini. Storia, insomma. E per favorire l’accesso, il Comune ha istituito una navetta gratuita che dalla stazione conduce a diversi punti culturali, tra cui il Mu-ch (raggiungibile anche con una linea Gtt già presente). L’obiettivo è coinvolgere soprattutto le scuole e in futuro, se la risposta del pubblico sarà positiva, potrebbe allargarsi a un edificio adiacente per ospitare mostre temporanee.