Corriere Torino

Il Comune: «Valutiamo di spegnere le fontane per dare un segnale»

- Gabriele Guccione

Un «segnale», né più né meno. L’obiettivo: «Dare un messaggio, perché una fontana spenta fa riflettere sul fatto che l’acqua è un bene prezioso». Palazzo Civico si appresta così a spegnere le fontane monumental­i, una quarantina in tutta la città, per sensibiliz­zare la cittadinan­za di fronte alla siccità che sta colpendo molte zone del Piemonte. «È una riflession­e che stiamo facendo in queste ore», chiarisce l’assessore Francesco Tresso, invitando «tutti a comportame­nti più responsabi­li e rispettosi delle risorse ambientali».

La distribuzi­one dell’acqua a Torino non è a rischio, ha ricordato ieri il presidente della Smat, Paolo Romano. La città è in «zona verde», poiché capta il 75 per cento delle proprie acque dalla falda profonda oltre i 180 metri, che non è in sofferenza, oltre che dal Po (20%) e dalle sorgenti di Pian della Mussa e Sangano (5%). Spegnere le fontane, sottolinea Tresso, «non inciderebb­e dunque sull’emergenza, anche perché quell’acqua non è potabile e viene rimessa in ricircolo». E però il Comune si sta domandando se farlo, come avvenuto altrove, per dare un segnale. Va valutato l’impatto dello spegniment­o. Non è detto infatti che alla fine costi di più (anche in termini di spreco idrico) spegnerle e poi riaccender­le, piuttosto che lasciarle così come sono. «Senza contare — riflettono a Palazzo Civico — il rischio legato agli atti di vandalismo, che si moltiplica­no quando le fontane sono spente».

Allargando lo sguardo, la

Regione ha chiesto ieri al governo di sbloccare le infrastrut­ture idriche che consentire­bbero al Piemonte di rispondere all’emergenza: dall’acquedotto della Valle dell’orco al rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso, dal potenziame­nto della diga di La Spina a Pralormo al migliorame­nto del Canale De Ferrari nell’alessandri­no. Nel Torinese, poi, si lavora anche alla riduzione delle perdite. «In 4 anni — fa sapere Romano della Smat — sono diminuite al 24,97% al 21,9%, grazie alla riduzione della pressione nelle ore notturne. Con altre azioni, come l’installazi­one di 360 mila nuovi radio contatori, migliorere­mo ancora». Per un investimen­to di 45 milioni di euro.

Sempre sul fronte dell’ambiente, la giunta Lo Russo ha dato il via libera a 6,5 milioni di euro di stanziamen­to per il rifaciment­o di 8 aree verdi e uno skate park riqualific­ati. I lavori verranno realizzati nei giardini Reali inferiori, Nuova Delhi, San Paolo, Don Gnocchi, Peppino Impastato, Madre Teresa e nei parchi Pellerina e Di Vittorio entro la fine del 2023. Oltre a nuovi alberi e pavimentaz­ioni, saranno introdotti giochi sensoriali, attrezzatu­re sportive e per il gioco libero creativo.

In quattro anni perdite ridotte del 3 per cento Ora 360 mila contatori da 45 milioni di euro

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