Il Comune: «Valutiamo di spegnere le fontane per dare un segnale»
Un «segnale», né più né meno. L’obiettivo: «Dare un messaggio, perché una fontana spenta fa riflettere sul fatto che l’acqua è un bene prezioso». Palazzo Civico si appresta così a spegnere le fontane monumentali, una quarantina in tutta la città, per sensibilizzare la cittadinanza di fronte alla siccità che sta colpendo molte zone del Piemonte. «È una riflessione che stiamo facendo in queste ore», chiarisce l’assessore Francesco Tresso, invitando «tutti a comportamenti più responsabili e rispettosi delle risorse ambientali».
La distribuzione dell’acqua a Torino non è a rischio, ha ricordato ieri il presidente della Smat, Paolo Romano. La città è in «zona verde», poiché capta il 75 per cento delle proprie acque dalla falda profonda oltre i 180 metri, che non è in sofferenza, oltre che dal Po (20%) e dalle sorgenti di Pian della Mussa e Sangano (5%). Spegnere le fontane, sottolinea Tresso, «non inciderebbe dunque sull’emergenza, anche perché quell’acqua non è potabile e viene rimessa in ricircolo». E però il Comune si sta domandando se farlo, come avvenuto altrove, per dare un segnale. Va valutato l’impatto dello spegnimento. Non è detto infatti che alla fine costi di più (anche in termini di spreco idrico) spegnerle e poi riaccenderle, piuttosto che lasciarle così come sono. «Senza contare — riflettono a Palazzo Civico — il rischio legato agli atti di vandalismo, che si moltiplicano quando le fontane sono spente».
Allargando lo sguardo, la
Regione ha chiesto ieri al governo di sbloccare le infrastrutture idriche che consentirebbero al Piemonte di rispondere all’emergenza: dall’acquedotto della Valle dell’orco al rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso, dal potenziamento della diga di La Spina a Pralormo al miglioramento del Canale De Ferrari nell’alessandrino. Nel Torinese, poi, si lavora anche alla riduzione delle perdite. «In 4 anni — fa sapere Romano della Smat — sono diminuite al 24,97% al 21,9%, grazie alla riduzione della pressione nelle ore notturne. Con altre azioni, come l’installazione di 360 mila nuovi radio contatori, miglioreremo ancora». Per un investimento di 45 milioni di euro.
Sempre sul fronte dell’ambiente, la giunta Lo Russo ha dato il via libera a 6,5 milioni di euro di stanziamento per il rifacimento di 8 aree verdi e uno skate park riqualificati. I lavori verranno realizzati nei giardini Reali inferiori, Nuova Delhi, San Paolo, Don Gnocchi, Peppino Impastato, Madre Teresa e nei parchi Pellerina e Di Vittorio entro la fine del 2023. Oltre a nuovi alberi e pavimentazioni, saranno introdotti giochi sensoriali, attrezzature sportive e per il gioco libero creativo.
In quattro anni perdite ridotte del 3 per cento Ora 360 mila contatori da 45 milioni di euro