Corriere Torino

La paura fa De Ligt

Chelsea e Man City bussano per l’olandese La Juve protetta dalla clausola di 120 milioni parla con Koulibaly, Akanji e Badiashile

- Nicola Balice

Il prezzo c’è, ma c’è da sempre. Perché accettando di fissare delle clausole rescissori­e al momento della stipulazio­ne del primo contratto, la Juve ha anche accettato di non rendere incedibile Matthijs de Ligt. Clausole che si sarebbero potute attivare solo dopo i primi due anni, con valutazion­e variabile: oggi è da 120125 milioni, tra un anno (quando mancherann­o solo dodici mesi alla scadenza) salirà fino a 140 milioni. Quanto basta almeno teoricamen­te per dormire sonni tranquilli, si tratta di cifre abbondante­mente pre-covid, non a caso anche i club più ricchi al mondo che si trovano a voler strappare De Ligt alla Juve puntano a uno sconto.

Ma almeno in questa fase, non sembrano esserci particolar­i aperture a degli sconti da parte del club bianconero. Che la scorsa settimana ha incassato il rifiuto da parte dell’olandesone ad andare avanti sulla via del rinnovo, almeno fino a quando non sarà chiaro il nuovo progetto juventino e fino a quando ci sarà da valutare con estrema attenzione il mercato. Da tempo il Chelsea fa sul serio, già prima del passaggio di proprietà è stato Thomas Tuchel a metterlo in cima alla lista dei desideri per la rifondazio­ne della difesa dei Blues: la Juve per cominciare chiede i soldi previsti dalla clausola o un’offerta che possa avvicinare quella cifra il più possibile così da dare un senso alla rinuncia (dettaglio forse non da poco, l’ajax atlavori tende ancora 30 milioni), le ipotesi legate alle contropart­ite tecniche non scaldano almeno per ora il cuore dei dirigenti bianconeri. Chelsea, soprattutt­o ma non solo: il Liverpool ci pensa, United e City sono forse un passo più avanti. E a proposito di Chelsea, gli intrecci vanno oltre, perché De Ligt è sì il primo della lista ma non è l’unico in lista: i Blues sfidano il Psg per l’interista Milan Skriniar, valutano nuovi affondi per Jules Koundé (Siviglia) e Nathan Aké (City), spostano soprattutt­o il mirino su quel Kalidou Koulibaly che è rapidament­e tornato a essere l’obiettivo numero uno della Juve proprio in caso di cessione di De Ligt.

Già, perché se prima alla Continassa inseguivan­o un difensore forte abbastanza da raccoglier­e l’eredità di Giorgio Chiellini al di là della scommessa Federico Gatti, in caso di partenza di De Ligt i colpi dovranno diventare due.

Così la Juve resta alla finestra sul fronte Gleison Bremer, prosegue nel gioco di nervi col Napoli per Koulibaly grazie alla sponda dell’agente Fali Ramadani e tiene aperto il casting dei difensori mancini per accontenta­re ulteriorme­nte Max Allegri. Piace tanto e da tempo Benoit Badiashile del Monaco, l’intesa col giocatore è stata raggiunta già da mesi ma manca quella con il club del Principato, bottega carissima. Tiene vivi i contatti con l’arsenal per Gabriel, a lungo individuat­o come pedina di scambio per liberarsi di Arthur e ora in attesa di segnali concreti. Tanti nomi, troppi? No, perché il caso De Ligt condiziona tutto. Così negli ultimi giorni c’è stato modo e tempo per far risalire posizioni a Manuel Akanji del Borussia Dortmund, lui destro di piede ma roccioso quanto basta per fare al caso della Juve, un po’ come Nikola Milenkovic della Fiorentina: entrambi in scadenza di contratto tra un anno, possono diventare la classica opportunit­à da cogliere al volo.

Una pista porta anche a Gabriel dell’arsenal perché agli inglesi interessa Arthur

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Certezze Nella foto grande Matthijs de Ligt a destra Manuel Akanji (su Belotti) sopra Koulibaly

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