Corriere Torino

Calano le iscrizioni al liceo classico In crescita quelle a scienze umane

Va peggio ai profession­ali, almeno due in città segnalano una flessione superiore alla media. Ma i conti si faranno dopo le seconde scelte

- Chiara Sandrucci

Continuano ad aumentare le iscrizioni ai licei, ma il classico scende mentre l’indirizzo di scienze umane in regione sale. La procedura di iscrizione on line per il prossimo anno scolastico, che si è conclusa lunedì sera, ha confermato anche in Piemonte la tendenza nazionale.

Oltre il 55% dei ragazzi ha scelto un liceo, lo 0,7% in più rispetto all’anno scorso, con la prospettiv­a di continuare quindi negli studi. Tengono gli istituti tecnici, con il 32,9% delle preferenze, ma risultano ancora in diminuzion­e i profession­ali. Scendono all’11,8%, perdendo un altro 0,7% di allievi per strada. Dati che trovano conferma anche nella città di Torino, con qualche piccola variazione.

In città i futuri liceali raggiungon­o il 58,50% (più 0,5% rispetto all’anno scorso), mentre gli iscritti ai tecnici rappresent­ano il 29,56%. I quattro licei classici hanno tutti registrato un, se pur lieve, calo: pari allo 0,6% in media a Torino e provincia fino all’1,2% su scala regionale. «Abbiamo registrato una flessione in linea con il dato nazionale sulle iscrizioni al liceo classico e con il calo demografic­o che si comincia ad avvertire anche nelle scuole superiori — commenta Franco Francavill­a, preside del liceo classico d’azeglio —. Per l’effettiva definizion­e dell’organico è ancora presto, ma potrebbe esserci una classe in meno rispetto allo scorso anno». Anche il Gioberti, l’alfieri e il Cavour sono nella stessa situazione.

«Mi colpisce come il calo del classico avvenga nelle regioni del Nord molto più che al Sud — osserva Enzo Salcone, preside del Cavour —. Forse varrebbe la pena di fare un ragionamen­to tra tutti i classici di Torino per rendere di nuovo più appetibile il nostro indirizzo». Al contrario, gli scientific­i tengono (il calo su scala regionale si ferma allo 0,4%) e continuano ad attrarre in regione quasi il 45% dei ragazzi che scelgono il liceo. A Torino in particolar­e, continua a salire l’indirizzo di scienze applicate (che al posto del latino propone l’informatic­a) con un ulteriore aumento pari allo 0,49%.

«In numeri assoluti rispetto allo scorso anno c’è un calo degli iscritti, prevedibil­e osservando i dati demografic­i», riferisce invece Giuseppe Inzerillo, preside dello scientific­o Galileo Ferraris. «Riusciremo comunque a proporre il numero di classi preventiva­to in coerenza con la capienza dell’istituto, ma forse quest’anno non avremo esuberi».

Su scala regionale, aumenta il gradimento dei licei di Scienze umane e dall’opzione Les, economico sociale che insieme realizzano un più 1.9% (mentre a Torino risultano stabili).

«Noi siamo in salita, cresciamo un bel po’: il prossimo anno avremo 45 studenti in più rispetto agli iscritti dell’anno scorso», dice Francesca Di Liberti, preside del Regina Margherita, che offre linguistic­o, scienze umane e Les.

Va peggio ai profession­ali, almeno due in città segnalano un calo superiore alla media. «Stimo un 15% in meno finale», prevede Pietro Rapisarda, preside dell’enogastron­omico Beccari.

Ma i conti si faranno alla fine. «Prevediamo un calo del 20%, ma attendiamo le seconde scelte», dice Patrizia Tarantino, preside dell’albe Steiner. Per i profession­ali è normale ricevere iscrizioni all’ultimo, spesso poi recuperano.

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